La Sintesi Estesa è davvero ‘sintetica’ ed ‘estesa’?

Valutare la struttura della teoria dell’evoluzione non è impresa semplice: un nuovo studio evidenzia le articolazioni interne al programma di ricerca darwiniano per risaltarne la complessità teorica


In poco meno di un secolo, la teoria dell’evoluzione ha subìto importanti cambiamenti. Dall’unificazione degli studi di ‘biologi sperimentali’ e ‘naturalisti’ (Mayr 1983: 566-570), fra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso si diede origine alla Sintesi Moderna (SM). Quattro decenni più tardi, il nucleo della SM fu ulteriormente modificato e al suo interno trovarono posto una pluralità di prospettive, confluite nella Sintesi Estesa (Pikaia ne ha parlato qui), concetto che è ancora assai dibattuto dai biologi evoluzionisti (Pikaia ne ha parlato qui).

Ed è proprio su questi due aspetti – modificazione e pluralismo- che Martins dos Reis e Araújo -ricercatori presso l’Istituto di Biologia di Bahia l’uno e la Facoltà di Educazione di Rio Grande l’altro, autori di una comunicazione pubblicata su Biological Theory– prendono le mosse per criticare l’utilizzo del termine Sintesi Estesa (Extended Evolutionary Synthesis -EES). Attenzione: Martins dos Reis e Araújo non criticano i contenuti empirici e teorici della Teoria, quanto la sua definizione in termini di estensione e sintesi.

Da un lato, infatti, si dovrebbe parlare di una trasformazione più che di un’estensione – anche alla luce del fatto che molte componenti della EES derivano da discipline estranee al nucleo originario della SM (si veda anche Laland et al. 2015). Eredità extragenetica, plasticità fenotipica, biologia dello sviluppo e teoria della costruzione di nicchia costituiscono – secondo gli autori- significative alterazioni più che estensioni.

Dall’altro, proprio in conseguenza di tale pluralità di processi e pattern esplicativi sarebbe fuorviante parlare di sintesi. In altre parole quel ‘monismo teoretico’ che gli autori individuano alla base della SM non sarebbe più applicabile all’attuale configurazione della teoria evoluzionistica.

Come spiegare, dunque, l’utilizzo così diffuso dei termini ‘sintesi’ ed ‘estesa’ per descrivere la teoria

Alla luce di quanto detto sopra, tale utilizzo non trova giustificazione nel ruolo di categorie epistemiche – nella descrizione, cioè, dello stato di conoscenze attuale. Gli autori avanzano così tre ipotesi sull’impiego di suddetta terminologia:
(1) che serva ad ottenere il sostegno della comunità scientifica
(2) che serva ad evitare un’interpretazione relativistica della teoria
(3) che si conformi più facilmente ad una visione ‘cumulativa’ del processo scientifico.

Alla prima e alla terza congettura potrebbe essere assegnato un carattere ‘conservativo’. In un caso, l’uso dei termini sarebbe famigliare alla comunità scientifica da alcuni anni e più difficile da sostituire con una terminologia nuova; nell’altro gli stessi esponenti della EES guarderebbero alle loro elaborazioni in continuità con gli sviluppi precedenti – negandone un carattere ‘rivoluzionario’ (si veda La struttura delle rivoluzioni scientifiche di Thomas Kuhn). La seconda ipotesi si riferisce invece alla necessità di fornire un’immagine unitaria dello stato corrente della Teoria, così da renderla meno vulnerabili agli attacchi dogmatici e ascientifici di antievoluzionisti e a creazionisti, come gli esponenti del Disegno Intelligente (Pikaia ne ha parlato qui, qui e qui).

Che si sia d’accordo o meno con gli autori, l’articolo offre utili riflessioni sulla struttura della Teoria, i cui continui sviluppi richiedono una visione sempre critica e attenta alla complessità della vita biologica.


Riferimenti:
Laland KN, Uller T, Feldman MW, Sterelny K, Müller GB, Moczek A et al (2015) The extended evolutionary synthesis: its structure, assumptions and predictions. Proc R Soc B 282(1813):20151019

Martins dos Reis, C. R. and Araújo, L.A.L (2020), Extended Evolutionary Synthesis: neither Synthesis nor Extension, Biological Theory, pp. 1-4

Mayr, E. (1982), The growth of biological thought, Harvard University Press