La tecnica di caccia delle lucertole influenza la loro biomeccanica
Le Lucertole (Lacertilia), il sottordine di rettili che costituisce insieme a quello dei Serpenti (Serpentes) l’ordine degli Squamati (Squamata), possono adottare due differenti tecniche di caccia. La prima, denominata ‘sit and wait”, consiste nel passare lunghe ore assolutamente immobili in attesa che la preda passi nelle vicinanze: il predatore si lancia in uno scatto improvviso e cattura la preda afferrandola […]
Le Lucertole (Lacertilia), il sottordine di rettili che costituisce insieme a quello dei Serpenti (Serpentes) l’ordine degli Squamati (Squamata), possono adottare due differenti tecniche di caccia. La prima, denominata ‘sit and wait”, consiste nel passare lunghe ore assolutamente immobili in attesa che la preda passi nelle vicinanze: il predatore si lancia in uno scatto improvviso e cattura la preda afferrandola con la lingua. La seconda modalità di caccia prevede invece che
In uno studio comparativo recentemente condotto da un gruppo di ricercatori coordinato da Eric McElroy dell’Università dell’Ohio sono state confrontate tra loro le tecniche di caccia di 18 specie appartenenti a questo sottordine, tra cui alcune appartenenti ai generi Iguana e Varanus, giungendo alla conclusione che la tecnica di caccia utilizzata ha condizionato, nel corso dell’evoluzione, la biomeccanica della specie.
I ricercatori, dalle pagine del numero di aprile del Journal of Experimental Biology, hanno evidenziato che le specie che adottano la tecnica “sit and wait” non sono in grado di spostarsi lentamente, vale a dire non sono in grado di camminare. Ogni volta che devono effettuare uno spostamento, per quanto corto questo possa essere, si muovono infatti correndo. La capacità di correre velocemente da un punto all’altro è chiaramente un meccanismo di difesa dai predatori, ed è dunque sviluppata in tutte le specie di Lucertola. D’altronde, le specie che si muovono per cercare cibo devono spostarsi molto lentamente perchè in caso contrario il loro sistema chemiorecettivo non riuscirebbe a captare la presenza di eventuali prede.
Le specie che adottano la tecnica di caccia “sit and wait” hanno dunque perso la capacità di camminare, essendo diventata questa un’abilità inutile da mantenere e, anzi, pericolosa per l’incolumità dell’individuo, in quanto espone a maggiori probabilità di essere avvistati e predati. Ecco dunque un interessante esempio di come la biomeccanica di una specie sia influenzata da altri aspetti biologici, come il comportamento e lo stile di vita: in questo caso specifico una diversa strategia nell’attività della caccia ha ripercussioni sulla capacità locomotoria dell’animale.
Federico Ossi
Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons