La Venere fisica
Segnaliamo la recente pubblicazione per i tipi Ibis del volume a cura di Federico Focher, Pierre-Louis Moreau de Maupertuis, La Venere fisica, Ibis, Pavia 2003. Dalla quarta di copertina: La Vénus physique, pubblicata anonima nel 1745, è una breve opera sugli aspetti fisici dell’amore e sull’origine degli uomini e degli animali con la quale Maupertuis intese coraggiosamente rilanciare l’ipotesi epigenetica […]
Segnaliamo la recente pubblicazione per i tipi Ibis del volume a cura di Federico Focher, Pierre-Louis Moreau de Maupertuis, La Venere fisica, Ibis, Pavia 2003. Dalla quarta di copertina: La Vénus physique, pubblicata anonima nel 1745, è una breve opera sugli aspetti fisici dell’amore e sull’origine degli uomini e degli animali con la quale Maupertuis intese coraggiosamente rilanciare l’ipotesi epigenetica contro il preformismo allora imperante. Un libro ricco di brillanti intuizioni “evolutive” e “genetiche” in cui la discussione dei fatti e delle ipotesi scientifiche viene qua e là piacevolmente interrotta da galanti digressioni rivolte al raffinato pubblico femminile, destinatario formale dell’opera. La Vénus ebbe all’epoca notevole successo: citata più volte nell’Encyclopédie, fu elogiata da Buffon nella Histoire naturelle ed esercitò una palese influenza sul pensiero biologico del XVIII secolo. Introdotta da un ampio saggio sulla figura e l’opera di Maupertuis, viene qui fedelmente riproposta la rara traduzione italiana, pubblicata nel 1767 a Venezia con il titolo La Venere fisica del signor di Maupertuis, traduzione dal francese di Diodato Anniani Romano.
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.