L’avvincente storia del trionfo dei mammiferi raccontata da Steve Brusatte

Copertina Ascesa e trionfo dei mammiferi (UTET, 2023)

Dopo averci raccontato l’ascesa e la caduta dei dinosauri, il paleontologo narra l’origine e l’evoluzione della classe di vertebrati a cui apparteniamo nel suo libro pubblicato da UTET.

Titolo: Ascesa e trionfo dei mammiferi. Come i mammiferi hanno conquistato il mondo
Autore: Steve Brusatte
Editore: UTET
Anno: 2023
Pagine: 560
Isbn: 9791221206388

Oscurità, fango e desolazione. Il dominio dei dinosauri era stato spazzato via dalla traiettoria sfortunata di un asteroide, circa 66 milioni di anni fa, ma dalle macerie di questa apocalisse dei piccoli animaletti cominciarono a farsi strada. È l’inizio di un nuovo capitolo della vita sulla Terra e del racconto di quello che sarà il trionfo della classe di vertebrati di cui facciamo parte anche noi umani: i mammiferi. Dopo averci appassionati all’Ascesa e caduta dei dinosauri. La vera storia di un mondo perduto (UTET, 2018), il paleontologo Steve Brusatte è tornato per accompagnarci attraverso l’Ascesa e trionfo dei mammiferi. Dal tramonto del regno dei dinosauri fino a noi (UTET, 2023).

Una nuova grande epopea

Il mondo dei dinosauri è stato sempre in qualche modo magnetico, forse per via del mistero che circonda questi animali, così diversi da quelli che conosciamo, cancellati da un temibile quanto affascinante evento distruttivo. Al già evidente appeal si aggiungono le saghe cinematografiche di Jurassic park e Jurassic World, che hanno così entusiasmato ragazze e ragazzi da orientare alcuni di loro verso la professione di paleontologo. Tra questi c’era anche Steve Brusatte (tra l’altro consulente della pellicola Jurassic World: Il dominio), il quale si è dedicato dapprima allo studio dei dinosauri per poi accorgersi che c’era un’altra grande storia da raccontare, altrettanto complessa e avvincente, quella dei mammiferi.
Spesso la comune narrazione ha portato a separare nettamente l’era dei dinosauri (il Mesozoico) da quella dei mammiferi (il Cenozoico), ma la realtà è molto più intricata di così, e l’autore ce lo rivela nel suo libro: una nuova grande epopea iniziata più di 200 milioni di anni fa, molto prima dell’estinzione di massa del Cretaceo, e che oggi è possibile raccontare grazie alle più recenti scoperte in quest’ambito.

Come eravamo

Lo stile di Brusatte, leggero e creativo senza rinunciare a contenuti molto accurati e supportati da una curatissima bibliografia ragionata, permette alla lettrice e al lettore meno esperto di essere trainati dalla curiosità. È sorprendente scoprire le innumerevoli forme che abbiamo assunto noi mammiferi durante il percorso evolutivo che ci ha portati sin qui. Lillipuziani e giganti, con mandibole che si sono trasformate e da cui si sono separate le ossa delle orecchie, aprendo le porte dell’udito, e dentature che si sono dotate di pendici e avvallamenti per adattarsi al cibo disponibile e che sono diventate, talvolta, lunghe lame per azzannare le prede. Abbiamo cambiato pelle, ci siamo ricoperti di peli, abbiamo iniziato ad allattare e, in alcuni casi, ci siamo dotati di strani marsupi. I nostri arti si sono modificati per conquistare terra, cieli e oceani, come nei cetacei, forse uno degli esempi più affascinanti nell’evoluzione dei mammiferi: da l’Indohyus, un artiodattilo delle dimensioni di un procione, che sfruttava corsi d’acqua e laghi per scappare ai predatori, siamo arrivati ad animali come capodogli, orche e balene.

“Non è stata la natura a decidere di creare le balene: l’evoluzione non funziona così, non programma nulla in anticipo, agisce soltanto nel presente adattando gli organismi alle sfide più immediate. L’Indohyus cercava l’acqua per fuggire o mangiare. Non immaginava che i suoi discendenti sarebbero diventati leviatani marini”.
Ascesa e trionfo dei mammiferi, però, non parla solo al passato remoto. C’è anche tanta storia recente e persino qualche digressione nel presente: conosciamo insieme la vita e le ricerche di colleghe e colleghi dell’autore o di studiose e studiosi dei secoli passati, non senza qualche sorpresa, come un inedito Thomas Jefferson, presidente degli Stati Uniti, collezionista di fossili dell’Era Glaciale e impegnato in accanite discussioni sull’estinzione dei mammut con Georges Cuvier. Sì, proprio il Cuvier naturalista e biologo francese che, nel XIX secolo, elaborò la teoria delle catastrofi per spiegare la presenza di fossili appartenenti a specie estinte.

La fine di questa storia non è stata ancora scritta

Insieme ai mammiferi c’è altro che è mutato e continua a farlo: la Terra. Movimenti di placche, asteroidi, esplosioni vulcaniche e cambiamenti climatici hanno condotto i suoi abitanti verso estinzioni di massa e periodi di stupefacente biodiversità. La storia del nostro Pianeta, che affianca quella di animali e piante nella narrazione di Brusatte, da un lato ci mette di fronte all’ineluttabilità di un destino al di fuori del nostro controllo e, nello stesso tempo, è un monito su ciò che potrebbe accadere se non agiamo immediatamente su ciò su cui, invece, possiamo esercitare un impatto. L’essere umano, il mammifero che si trova tra le foglie più recenti di quel cespuglio che è l’evoluzione, potrebbe influenzare il finale di questa lunga epopea. Sarà ancora il trionfo prospettato nel titolo del libro? Ci moltiplichiamo, consumiamo risorse, lasciando ciò che avanza agli altri animali, inquiniamo, incendiamo, cacciamo e cambiamo il clima. Una disfatta causata dalle nostre stesse mani e in cui stiamo trascinando gli altri esseri viventi. Eppure Steve Brusatte conclude la sua opera con un finale aperto che sa di ottimismo:

“Sappiamo cosa stiamo facendo al nostro pianeta, e insieme siamo in grado di trovare nuove soluzioni ai problemi. Il mammut, la tigre dai denti a sciabola e milioni di altri nostri cugini estinti non hanno mai avuto il potere di alterare il mondo, né di migliorarlo. Noi sì. Non so quale destino attenda la dinastia umana, ma sono fiducioso che il regno dei mammiferi continuerà”.