Le società multilivello della faraona vulturina

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La faraona vulturina (Acryllium vulturinum) vive in grandi gruppi composti da numerosi esemplari sia maschio che femmina che si associano preferibilmente con altri gruppi specifici, sia di giorno che di notte, per poi dividersi nuovamente nei differenti gruppi originali: la prova che anche un uccello dal cervello relativamente “piccolo” possa costituire società multilivello


Molti animali si associano in società multilivello, ovvero grandi gruppi organizzati in più livelli gerarchici. All’interno della società, i gruppi più piccoli, formati da individui che vivono stabilmente assieme, si sovrappongono e si associano preferibilmente con altri gruppi di conspecifici che condividono caratteristiche simili. Si ritiene che questo tipo di forme di aggregazione rappresenti una delle forme più complesse di struttura sociale nei vertebrati. Ad esempio, le amadriadi (Papio hamadryas), una specie di babbuino, vivono in gruppi composti da un maschio e una o più femmine, o da più maschi solitari, che si raggruppano in clan. Questi clan si riuniscono poi con i maschi scapoli solitari per formare bande più grandi (Pikaia ne ha parlato qui). Poiché tale struttura sociale implica che gli individui debbano tenere traccia di molti tipi diversi di relazioni allo stesso tempo, è stato assunto a lungo che le società multilivello siano tipiche solo di specie con capacità cognitive sufficienti ad affrontare questa attività complessa (Pikaia ne ha parlato qui).

Anche molte specie di uccelli vivono in gruppo, tuttavia questi sono aperti, privi di stabilità a lungo termine e di comportamenti che portano i diversi individui a instaurare legami sociali duraturi; la mancata associazione con altri gruppi in parte è dovuta anche a fattori specifici quali la forte territorialità degli individui. La faraona vulturina (Acryllium vulturinum), una specie di uccello terrestre dell’Africa orientale, secondo un nuovo articolo pubblicato sulla rivista Current Biology, al contrario, si presenta come una possibile sorprendente eccezione a questa norma aviana: si comportano in modo molto coeso senza mostrare la caratteristica aggressività intraspecifica che è comune in altri uccelli che vivono in gruppo.

Ricercatori del Max Planck Institute of Animal Behavior hanno monitorato le relazioni sociali in una popolazione di oltre 400 adulti di faraone vulturine in Kenya: hanno identificato individualmente tutti gli uccelli della popolazione e, osservandoli, hanno scoperto che la popolazione comprendeva 18 gruppi sociali distinti (da 13 a 65 individui ciascuno). Gli scienziati si sono sorpresi nel rilevare che questi gruppi sono rimasti stabili nonostante la regolare sovrapposizione con uno o più altri gruppi sia di giorno che di notte. Per capire se questi gruppi avessero delle preferenze per la scelta di associazione con altri gruppi di conspecifici, gli scienziati hanno installato dei rilevatori GPS ad un campione di individui di ciascun gruppo: la posizione di ogni individuo marcato, all’interno dei diversi gruppi, è stata registrata continuamente ogni giorno, il che ha permesso agli autori di osservare simultaneamente come tutti i 18 gruppi della popolazione interagivano. I ricercatori hanno scoperto che determinati gruppi si associano preferibilmente tra loro, piuttosto che casualmente, e hanno anche mostrato che le associazioni inter-gruppo hanno maggiori probabilità di avere luogo durante determinate stagioni, come quella secca, e intorno a particolari caratteristiche dell’ambiente: è stato osservato, ad esempio, che i vari gruppi distinti camminavano per lunghe distanze tutti all’unisono fino al fiume più vicino per bere insieme.

E’ la prima volta che una struttura sociale come questa è stata descritta in una specie di uccelli: osservare centinaia di uccelli che lasciano un luogo di raduno e che si dividono perfettamente in gruppi completamente stabili ogni giorno, è una nuova scoperta ancora da comprendere. Non è ancora chiaro come sia possibile questo tipo di interazione, ma i ricercatori suppongono che non si tratti di solo un mero fattore di capacità cognitive e successivi studi sono necessari per indagare più a fondo.


Fonti
Danai Papageorgiou et al. 2019. The multilevel society of a small-brained bird. Current Biology 29 (21): 1120-1121; doi: 10.1016/j.cub.2019.09.072

Immagine: Andrea Romano