L’erronea misurazione dell’uomo – La critica all’antropologia razziale in Stephen Jay Gould
Con il consenso degli interessati, pubblichiamo un estratto della tesi di Giovanni Altadonna, Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche dell’Università di Catania. Relatore: professor Giovanni Camardi
«[…] se lo stato di miseria dei nostri poveri non è dovuto a leggi di natura, ma alle nostre istituzioni, la colpa è nostra ed è grave»
Charles Darwin, Viaggio di un naturalista intorno al mondo[1839], trad. it. di M. Vegni Talluri, a cura di P. Costa, Feltrinelli, Milano 20103, p. 545.
«In qualche modo sono meno interessato al peso e alle circonvoluzioni del cervello di Einstein che alla quasi certezza che uomini dotati dello stesso talento sono vissuti e morti nei campi di cotone e nelle fabbriche, distrutti dal lavoro»
Stephen Jay Gould, Cappelli grandi e cervelli ristretti, in Id., Il pollice del panda [1980], trad. it. di S. Cabib (2001), Il Saggiatore, Milano 2016, p. 141.
Charles Darwin, Viaggio di un naturalista intorno al mondo[1839], trad. it. di M. Vegni Talluri, a cura di P. Costa, Feltrinelli, Milano 20103, p. 545.
«In qualche modo sono meno interessato al peso e alle circonvoluzioni del cervello di Einstein che alla quasi certezza che uomini dotati dello stesso talento sono vissuti e morti nei campi di cotone e nelle fabbriche, distrutti dal lavoro»
Stephen Jay Gould, Cappelli grandi e cervelli ristretti, in Id., Il pollice del panda [1980], trad. it. di S. Cabib (2001), Il Saggiatore, Milano 2016, p. 141.