L’evoluzione delle religioni
Religione ed evoluzione rappresentano per molte persone modalità indipendenti per descrivere il mondo che ci circonda. Nel 2002, David Sloan Wilson ha invece proposto in “Darwin’s Cathedral – Evolution, religion and the nature of society” che le religioni si siano sviluppate in quanto favorivano la collaborazione tra individui, permettendo alle società umane di evolvere a livello di gruppo e non […]
Religione ed evoluzione rappresentano per molte persone modalità indipendenti per descrivere il mondo che ci circonda. Nel 2002, David Sloan Wilson ha invece proposto in “Darwin’s Cathedral – Evolution, religion and the nature of society” che le religioni si siano sviluppate in quanto favorivano la collaborazione tra individui, permettendo alle società umane di evolvere a livello di gruppo e non più di singoli individui, con un conseguente enorme vantaggio evolutivo. Le religioni permettevano, inoltre, ai gruppi/società di avere individui che si riconoscevano per valori/interessi comuni, che allargavano quindi ai membri dello stesso gruppo/società tutte le attenzioni generalmente dedicate nel mondo animale esclusivamente ai membri della propria famiglia. Per Wilson, quindi, la religione diviene una strategia adattativa che viene a spiegare anche i sacrifici e gli investimenti di energie e risorse verso individui sconosciuti (altruismo, carità, etc…), ma appartenenti allo stesso gruppo/società/credo religioso. L’invenzione delle religioni ed il loro sviluppo sarebbe, quindi, frutto di un classico processo evolutivo.
Allen MacNeill, dal suo nuovo sito dedicato alla “evolutionary psycology“, riprende questo argomento nel saggio “The Capacity for Religious Experience is an Evolutionary Adaptation for Warfare“. In particolare, secondo MacNeill: “I lavori più recenti sulle dinamiche evolutive delle religioni convergono su un modello standard secondo cui le religioni e le entità soprannaturali che le popolano sarebbero epifenomeni di processi cognitivi umani implicati nell’identificazione e nella reazione a fenomeni di stress, ansietà o pericolo. L’esperienza religiosa a livello individuale è caratterizzata dalla depersonalizzazione associata alla sottomissione ad un essere onnipotente e lo stesso atteggiamento si risconta nei contesti bellici. In entrambi i casi, ci troviamo in una situazione frutto dell’adattamento derivante dalla selezione naturale operante a livello di singoli individui che sono membri di gruppi in cui sia la selezione di gruppo che l’altruismo reciproco sono presenti. E’ come se le religioni esistessero come il frutto di una coevoluzione tra i memi delle religioni e la matrice neurologica tramite cui queste credenze si sono originate e sono mantenute e trasmesse in uno specifico contesto ecologico”.
Al termine del saggio, MacNeill evidenzia, inoltre, che le religioni si sono evolute in parallelo con le società umane perchè, cambiando i contesti ecologici e culturali in cui l’uomo si trovava, venivano a variare anche le aspettative e le necessità cui l’uomo doveva far fronte: “Sembra che la propensione per le esperienze religiose e belliche si siano coevolute in una sorta di spirale evolutiva che si è intensificata con la transizione da una società basata sulla caccia e la raccolta verso società basate sull’agricoltura ed ancora di più con il passaggio alle moderne società-stato. Come già suggerito in precedenza, c’è una correlazione tra il tipo di violenza intergruppo ed il contesto ecologico in cui la violenza si manifesta. Più in generale, c’è una corrispondenza nell’evoluzione delle religioni e le esperienze pratiche: l’animismo è, ad esempio, comune tra i cacciatori-raccoglitori, mentre il politeismo è più comune nelle società basate sull’agricoltura ed il monoteismo nelle società organizzate come stato/nazione“.
Mauro Mandrioli
Nota: Sebbene siano passati diversi anni il testo di Wilson (che purtroppo non esiste a mia conoscenza in traduzione italiana) è ancora una ottima lettura. Ampi tratti del testo di Wilson sono presenti all’interno dell’ultimo libro di Daniel C. Dennett “Rompere l’incantesimo” (Raffaello Cortina Editore, 2007).
Wilson, D. S. (2002). Darwin’s cathedral: evolution, religion, and the nature of society. Chicago: University of Chicago Press.
Biologo e genetista all’Università di Modena e Reggio Emilia, dove studia le basi molecolari dell’evoluzione biologica con particolare riferimento alla citogenetica e alla simbiosi. Insegna genetica generale, molecolare e microbica nei corsi di laurea in biologia e biotecnologie. Ha pubblicato più di centosessanta articoli su riviste nazionali internazionali e tenuto numerose conferenze nelle scuole. Nel 2020 ha pubblicato per Zanichelli il libro Nove miliardi a tavola- Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0. Coordina il progetto More Books dedicato alla pubblicazione di articoli e libri relativi alla teoria dell’evoluzione tra fine Ottocento e inizio Novecento in Italia.