L’origine delle specie. Ristampa anastatica della traduzione italiana del 1864

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A 160 anni dalla pubblicazione dell’Origine delle specie di Charles Darwin, la Zanichelli ha voluto ricordare la ricorrenza ristampando la prima traduzione italiana del 1864. Prefazione di Marco Ferraguti e Chiara Ceci


Quest’anno ricorrono 160 anni dalla pubblicazione dell’Origine delle specie di Charles Darwin (1859) e la Zanichelli ha voluto ricordare la ricorrenza ristampando la prima traduzione italiana del 1864. La prima ristampa di questo testo risale al 1982, il centenario della morte di Darwin, e un’altra fu fatta nel 2009 dalla Padova University Press. L’opera, tradotta da Canestrini e Salimbeni, ha una storia avvincente da raccontare e Marco Ferraguti e Chiara Ceci hanno ripercorso filologicamente le vicissitudini della pubblicazione scoprendo dei risvolti che restano ancora da chiarire.

L’introduzione di Marco Ferraguti contestualizza sia l’opera originaria che la traduzione italiana con aneddoti e racconti non proprio edificanti sul versante italiano, quanto mai approssimativi e conflittuali. Nella minuziosa ricostruzione di Marco Ferraguti delle vicende italiane c’è posto anche per i seguaci e i divulgatori di Darwin in Italia, come il botanico Federico Delpino che intratterrà con Darwin una celebrata corrispondenza tutta rivolta ai meccanismi della ereditarietà, in particolare sulla teoria della Pangenesi che per un breve periodo influenzerà il pensiero di Darwin e la diffusione del darwinismo. C’è spazio anche per lo stesso Canestrini, per Mantegazza e per Lessona, veri apostoli del “darwinismo”, ma anche per un illustre “eretico”, come lo zoologo Daniele Rosa con la sua teoria dell’Ologenesi.

L’introduzione, anzi le introduzioni, di Chiara Ceci invece sollevano il velo su un Darwin, sorprendente e straordinario botanico, attento osservatore e sperimentatore. La casa di Down House fu per molti anni un laboratorio di studi e ricerche sul campo. Perfino l’erba e il terriccio furono oggetto dei suoi esperimenti. L’ultima parte di Chiara Ceci è dedicata al ritrovamento del libro con la traduzione italiana a Down House e alle vicissitudini della foliazione dell’opera in Italia.

Un grande ringraziamento va a chi ha illustrato la copertina del volume della Zanichelli: una bellissima orchidea con una falena nell’atto di succhiare il nettare e impollinare la pianta. Come ci racconta Chiara Ceci, Darwin aveva predetto che per un calice così lungo doveva per forza esistere un insetto con una proboscide altrettanto lunga. Solo molti anni dopo è stata scoperta la falena impollinatrice battezzata Xanthopan morganii praedicta. Avete letto bene, ho scritto “predetto”. Uno dei tanti esempi che mostrano la capacità predittiva della teoria dell’evoluzione.