L’origine delle talpe marsupiali

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L’evoluzione convergente tra mammiferi placentati e marsupiali che vivono in ambienti dalle caratteristiche ecologiche simili è talvolta impressionante. Uno dei migliori esempi, ancora osservabile perchè non spazzato via dalla colonizzazione umana del continente australiano, è il caso della famiglia Notoryctidae, quella delle talpe marsupiali (Notoryctes typhlops e Notoryctes caurinus). Questi mammiferi sono perfettamente adattati all’ambiente sotterraneo in cui vivono e […]


L’evoluzione convergente tra mammiferi placentati e marsupiali che vivono in ambienti dalle caratteristiche ecologiche simili è talvolta impressionante. Uno dei migliori esempi, ancora osservabile perchè non spazzato via dalla colonizzazione umana del continente australiano, è il caso della famiglia Notoryctidae, quella delle talpe marsupiali (Notoryctes typhlops e Notoryctes caurinus). Questi mammiferi sono perfettamente adattati all’ambiente sotterraneo in cui vivono e presentano numerose affinità morfologiche con gli animali fossori degli altri continenti, in particolare con le talpe dorate africane (Famiglia Chrysochloridae).

Oggi, dalle pagine della rivista Proceedings of the Royal Society B, giunge la notizia del ritrovamento del più antico fossile di talpa marsupiale fino ad ora conosciuto, che fornisce importanti informazioni sull’origine di questi animali e dei loro adattamenti specializzati. Il fossile appartiene alla specie battezzata Naraboryctes philcreaseri (gen. et sp. novae) e presenta alcuni tratti chiaramente ancestrali. Le odierne talpe marsupiali, come anche le talpe africane, infatti, possiedono una dentatura molto particolare, con i denti a forma di V: questa morfologia dentale si ritrova non così accentuata nella nuova specie fossile, ad indicare l’inizio di un processo evolutivo che avrebbe poi portato alla forma attuale. Da queste informazioni, inoltre, i ricercatori hanno potuto affermare che i denti delle talpe marsupiali sono stati acquisiti mediante un percorso evolutivo molto diverso da quello dei crisocloridi (per i dettagli conslutare l’articolo, liberamente accessibile).

Un’altra sopresa giunge dall’habitat in cui è stata ritrovata Naraboryctes philcreaseri: i fossili sono stati infatti rinvenuti in un deposito di foresta pluviale. Le specie odierne, invece, vivono entrambe esclusivamente in aree desertiche e si credeva che anche i loro progenitori si fossero originati ed evoluti in ambienti simili. La scoperta di Naraboryctes philcreaseri indica, al contrario, come le prime forme di talpe marsupiali abbiano inziato a scavare gallerie nei sottosuoli di aree coperte da fitta vegetazione e solo successivamente, quando le foreste si ridussero e le terre aride aumentarono, si adattarono alle nuove caratteristiche dell’ambiente.

Andrea Romano


Riferimenti:
Michael Archer, Robin Beck, Miranda Gott, Suzanne Hand, Henk Godthelp, Karen Black. Australia’s first fossil marsupial mole (Notoryctemorphia) resolves controversies about their evolution and palaeoenvironmental origins. Proceedings of the Royal Society B, 2010; DOI: 10.1098/rspb.2010.1943