Mai così caldo negli ultimi 1200 anni: gli anelli degli alberi confermano i modelli climatici
La fase calda medievale era più fredda di quanto si pensasse e il riscaldamento attuale è senza precedenti negli ultimi 1200 anni. Lo dimostra un nuovo studio internazionale pubblicato su «Nature» e coordinato dall’Università degli Studi di Padova e dall’Istituto Federale Svizzero di Ricerca per la Foresta, la Neve e il Paesaggio (WSL).
Supporto per i modelli climatici
«Le ricostruzioni climatiche precedenti si basavano sull’ampiezza o densità degli anelli degli alberi. – spiega Marco Carrer del Dip. Territorio e Sistemi Agro forestali dell’Università di Padova – Tali misure dipendono molto dalla temperatura, ma a volte subentrano altri fattori in grado di influire sull’ampiezza o densità di un anello. Insieme ad altri ricercatori abbiamo prodotto una nuova ricostruzione climatica basata su un metodo innovativo e particolarmente preciso per estrarre dagli alberi informazioni sulle temperature pregresse. A differenza dei lavori precedenti, i nuovi risultati portano alla stessa conclusione dei modelli climatici: il Periodo Caldo Medievale, almeno per la Scandinavia, area da cui provengono gli alberi studiati, era più freddo di quanto si pensasse. Il riscaldamento attuale è quindi probabilmente al di fuori dell’intervallo di fluttuazioni naturali delle temperature negli ultimi 1200 anni».
50 milioni di cellule misurate
Per questo studio è stato utilizzato un nuovo metodo che consente di misurare direttamente lo spessore delle pareti cellulari delle cellule del legno.
«Ogni singola cellula in ogni anello registra informazioni climatiche relative al momento della sua formazione. Analizzando centinaia, talvolta migliaia di cellule per anello, è possibile ottenere informazioni climatiche straordinariamente precise», spiega il primo autore dello studio e ricercatore del WSL, Jesper Björklund.Per questa indagine i ricercatori hanno misurato le pareti cellulari di 50 milioni di cellule provenienti da 188 pini silvestri (Pinus sylvestris) vivi e morti. I loro anelli annuali coprono un periodo di circa 1200 anni. Sulla base di queste misurazioni, i ricercatori hanno quindi ricostruito le temperature estive nella regione e le hanno confrontate sia con le simulazioni dei modelli climatici regionali sia con le precedenti ricostruzioni basate sulla densità degli anelli annuali.
Riscaldamento senza precedenti
Il risultato è chiaro: le temperature dei modelli e di quelle ricostruite dalle cellule legnose coincidono. «Ora ci sono quindi due fonti indipendenti che indicano come le temperature medioevali fossero più basse di quanto si pensava in precedenza -. afferma Georg von Arx -. All’opposto, si conferma che il riscaldamento attuale è senza precedenti, almeno nell’ultimo millennio». «Questi risultati da una parte contribuiscono ad avere fiducia nelle proiezioni dei modelli climatici e dall’altra sottolineano, in parte, il ruolo chiave delle attività antropiche nel determinare la fase di riscaldamento che stiamo sperimentando attualmente» avverte Carrer.
Riferimenti:
Björklund, J., Seftigen, K., Stoffel, M., Fonti, M. V., Kottlow, S., Frank, D. C., …von Arx, G. (2023). Fennoscandian tree-ring anatomy shows a warmer modern than medieval climate. Nature, 620, 97–103. doi: 10.1038/s41586-023-06176-4 Immagine in apertura: i ricercatori hanno utilizzato tronchi subfossili preservati nei laghi montani, (Foto: Håkan Grudd)