Migrazioni e cambiamento climatico: la colonizzazione delle isole del Pacifico meridionale
Un nuovo studio ha scoperto che i coloni sono arrivati in Polinesia orientale circa 200 anni prima di quanto si pensasse e un cambiamento climatico è stato alla base di questa migrazione
La colonizzazione delle numerosissime isole sparse nel Pacifico orientale è stato un evento notevole nella storia dell’umanità (Pikaia ne ha parlato qui e qui). Tuttavia non era ancora del tutto chiaro né il periodo preciso né i fattori che hanno spinto gli esseri umani a disperdere in luoghi così sperduti e isolati. Si stima che gli antenati dei polinesiani, il popolo Lapita, migrarono a est, nell’Oceano Pacifico, circa 2800 anni fa arrivando alle Fiji, Tonga e Samoa. Ma per quasi 1500 anni gli esseri umani non si sono spinti ulteriormente nel Pacifico.
In un nuovo studio, pubblicato su PNAS, un team internazionale ha scoperto le tracce di un importante cambiamento nel clima della regione, che ha portato a un periodo di siccità, in coincidenza con l’arrivo dei primi abitanti sulla piccola isola di Atiu, nel gruppo meridionale delle Isole Cook, intorno al 900 d.C.. La scoperta retrodata quindi di circa 200 anni le prime tracce di attività umana mai rinvenute in questa regione. Il gruppo di ricerca, formato da geografi, archeologi e geochimici provenienti dal Regno Unito, dalla Nuova Zelanda e dagli Stati Uniti, ha lavorato con la popolazione di Atiu per raccogliere campioni del nucleo di fango del lago Te Roto (o Tiroto), tracciando una mappa di oltre 6000 anni di storia climatica del luogo.
I campioni di fango sono stati sottoposti a una serie di analisi che per la ricostruzione delle precipitazioni e per il rilevamento della presenza di feci di mammiferi. A parte i pipistrelli della frutta, le Isole Cook meridionali non avevano mai avuto popolazioni di mammiferi autoctone prima dell’arrivo degli esseri umani, quindi ritrovare tracce di feci di mammiferi, insieme a resti di legname bruciato ed altri elementi antropici, è stato un chiaro segno dell’arrivo dei coloni umani. Dalle tracce analizzate è emerso anche che nel giro di 100 anni i primi coloni, molto probabilmente originari di Tonga o Samoa, cambiarono il paesaggio bruciando le foreste native per far posto alle coltivazioni.
Il team di ricerca ha inoltre esaminato anche i sedimenti dei laghi di Samoa e Vanuatu. Utilizzando questi dati, hanno scoperto un cambiamento importante nel clima della regione del Pacifico meridionale, che ha spinto verso nord le principali correnti piovose che portano l’acqua negli arcipelaghi di Vanuatu, Samoa, Tonga e Figi, generando il periodo più secco degli ultimi 2000 anni in quella regione. Questo ha portato i ricercatori a concludere che, accanto all’aumento della popolazione, lo stress idrico ha spinto alcune popolazioni di queste isole a compiere viaggi pericolosi, aiutati dai cambiamenti dei venti che hanno permesso la navigazione verso est, portando alla colonizzazione delle isole più remote, come Atiu. Poco dopo l’arrivo delle persone ad Atiu, il clima è cambiato di nuovo. La pioggia ritornò nel Pacifico orientale sostenendo un rapido (circa 200 anni) insediamento delle restanti isole della Polinesia.
Secondo i ricercatori, possiamo instaurare un parallelismo tra la situazione attuale e quanto avvenuto allora. I dati odierni mostrano come l’attuale cambiamento climatico (Pikaia ne ha parlato qui) sta di nuovo mettendo sotto pressione le comunità delle isole del Pacifico. All’epoca, i primi coloni hanno trovato delle isole vergini, senza altri essere umani e hanno così potuto cambiare il paesaggio e l’ecologia nel giro di 200 anni riuscendo a costruirsi una casa. La situazione attuale delle isole del Pacifico, fatta di ecologie modificate, confini nazionali permanenti e insediamenti ben radicati, non permette agli abitanti di migrare in risposta ai cambiamenti climatici come fecero i loro antenati, mettendo a serio rischio la sussistenza di queste popolazioni.
Riferimenti:
David A. Sear, Melinda S. Allen, Jonathan D. Hassall, Ashley E. Maloney, Peter G. Langdon, Alex E. Morrison, Andrew C. G. Henderson, Helen Mackay, Ian W. Croudace, Charlotte Clarke, Julian P. Sachs, Georgiana Macdonald, Richard C. Chiverrell, Melanie J. Leng, L. M. Cisneros-Dozal, Thierry Fonville. Human settlement of East Polynesia earlier, incremental, and coincident with prolonged South Pacific drought. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2020; 201920975 DOI: 10.1073/pnas.1920975117
Immagine: TUBS / CC BY-SA, via Wikimedia Commons