Mistero negli abissi
I pesci della famiglia Cetomimidae (9 generi, 20 specie), conosciuti anche come pesci balena (whale-fishes), sono organismi privi di pinne pelviche con una grossa bocca orizzontale, piccoli occhi che vivono sotto i 1.000 metri di profondità. Tutti gli individui fino ad ora collezionati, con il corpo completamente ricoperto di scaglie, sono sessualmente maturi e sono femmine. Quelli della famiglia Mirapinnidae […]
I pesci della famiglia Cetomimidae (9 generi, 20 specie), conosciuti anche come pesci balena (whale-fishes), sono organismi privi di pinne pelviche con una grossa bocca orizzontale, piccoli occhi che vivono sotto i 1.000 metri di profondità. Tutti gli individui fino ad ora collezionati, con il corpo completamente ricoperto di scaglie, sono sessualmente maturi e sono femmine.
Quelli della famiglia Mirapinnidae (3 generi, 5 specie), che comprende i cosiddetti pesci pelosi (hairyfish) e i pesci a coda di nastro (tapetails), vivono invece nelle acque superficiali, hanno sviluppato le caratteristiche morfologiche per nutrirsi in superficie, come l’orientamento verticale della bocca, e sono privi di scaglie. I primi presentano delle appendici cefaliche simili ad un ciuffo di capelli, mentre i secondi una lunga coda che si estende anche fino a nove volte la lunghezza del corpo. Tutti gli esemplari finora ritrovati appartengono a stadi sessualmente immaturi.
I pesci della famiglia Megalomycteridae (4 generi, 4 specie), chiamati anche pesci dal naso grosso (big-nose fishes), presentano un corpo allungato con scaglie non sovrapposte, una piccola bocca orizzontale con la mascella inferiore immobile e un enorme organo nasale. Tutti gli individui fino ad oggi conosciuti, privi di pinne pelviche, sono stati raccolti ad una profondità di oltre 1.000 metri e sono maschi sessualmente maturi.
Cos’hanno in comune queste tre famiglie di pesci così apparentemente differenti? Ebbene, uno studio molecolare pubblicato sulla rivista Biology Letters ha dimostrato che si tratta di un’unica famiglia di pesci che rappresenta uno dei casi più estremi di metamorfosi larvale e dimorfismo sessuale nei vertebrati! Mirapinnidae (tapetails e hairyfish), Megalomycteridae (bignose fishes) e Cetomimidae (whalefishes), non sono altro che larve, maschi e femmine, rispettivamente, della singola famiglia Cetomimidae.
Le differenze tra i sessi e tra stadi larvali e adulti sono dovute ad una serie di importanti trasformazioni fisiche che coinvolgono le diverse classi di organismi. Le ingenti modifiche morfologiche riguardano soprattutto l’apparato scheletrico, in particolar modo nella regione cefalica, legate alle differenti abitudini alimentari di maschi, femmine e larve. Gli stadi larvali hanno infatti una bocca rivolta verso l’alto per catturare piccole prede verso la superficie, che nelle femmine si trasforma in un grosso apparato boccale con archi branchiali specializzati nel consumo di grosse prede. Nei maschi, al contrario, l’alimentazione sembra interrompersi con l’inizio dell’età adulta, fatto dimostrato dalla quasi completa perdita dell’esofago e dello stomaco, mentre permane la presenza di un piccolo intestino vestigiale. Le energie necessarie per tutto il resto della vita vengono ricavate probabilmente da un grosso fegato, che deriva da una struttura di riserva presente negli stadi larvali.
Il prossimo passo sarà associare gli stadi larvali ai maschi e alle femmine di ciscuna specie, ma uno dei misteri degli abissi sembra ormai stato risolto.
Andrea Romano
Riferimenti.
Nishida and Masaki Miya, G. David Johnson, John R Paxton, Tracey T Sutton, Takashi P Satoh, Tetsuya Sado, Mutsumi. Deep-sea mystery solved: astonishing larval transformations and extreme sexual dimorphism unite three fish families. Biol. Lett. 2009 5, 235-239. doi: 10.1098/rsbl.2008.0722
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.