Nasce la Società di Storia della Fauna ‘Giuseppe Altobello’

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Sono trascorsi novanta anni dalla geniale intuizione dell’illustre zoologo molisano Giuseppe Altobello che lo portò a determinare il Lupo appenninico e l’Orso marsicano quali specie faunistiche tipiche ed esclusive della montagna italiana. Altobello, nato a Campobasso il quattro novembre del 1869, studiò medicina presso l’Università degli Studi di Bologna dove si laureò nel luglio del 1896. Esattamente due anni dopo, […]


Sono trascorsi novanta anni dalla geniale intuizione dell’illustre zoologo molisano Giuseppe Altobello che lo portò a determinare il Lupo appenninico e l’Orso marsicano quali specie faunistiche tipiche ed esclusive della montagna italiana.

Altobello, nato a Campobasso il quattro novembre del 1869, studiò medicina presso l’Università degli Studi di Bologna dove si laureò nel luglio del 1896. Esattamente due anni dopo, nel luglio del 1898, conseguì anche la laurea in Scienze naturali. A Bologna fu allievo, ed in seguito assistente all’Istituto di Zoologia, del professore Carlo Emery, acceso sostenitore delle teorie evoluzionistiche di Charles Darwin. Qui conobbe Alessandro Ghigi destinato a divenire uno dei più autorevoli zoologi italiani del ‘900.

Nel mondo della ricerca scientifica il nome di Altobello è ricordato non solo per aver contribuito alla revisione della tassonomia della fauna appenninica ma anche per aver costituito, con passione e competenza, una ricca collezione di circa 4.000 reperti rappresentanti le specie animali tipiche dell’Italia centrale. La collezione, molto apprezzata da illustri zoologi dell’epoca, venne acquistata alla morte di Altobello, avvenuta nel 1931, dal vecchio compagno di studi Alessandro Ghigi, nel frattempo diventato rettore dell’Università di Bologna. Oggi è vanto di questo ateneo e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), presso le cui strutture è gelosamente custodita.

Lunedì 7 marzo in Campobasso si è costituita, con rogito notarile, una associazione di ricercatori e studiosi a lui intitolata. Tra gli scopi, oltre alla doverosa valorizzazione della figura e delle opere di questo insigne figlio del Molise troppo a lungo trascurato in patria, va segnalata la promozione degli studi di storia dell’ambiente, la realizzazione di un archivio sulla distribuzione della fauna, ed il coinvolgimento, di opinione pubblica ed Istituzioni, per una più attenta gestione del patrimonio naturale.

A presiedere il sodalizio è stato eletto il molisano Corradino Guacci affiancato dall’abruzzese Dario Febbo, attuale direttore incaricato del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. 

Per contatti con la Società: stofauna@gmail.com