Nel gabbiano reale nordico sono i maschi il sesso debole

3755

Nel gabbiano reale nordico (Larus argentatus) le femmine depongono mediamente tre uova, e le dimensioni dell’ultimo uovo deposto sono generalmente inferiori rispetto a quelle delle prime due. Il pulcino del terzo uovo impiega un tempo maggiore rispetto agli altri per schiudere, e di conseguenza risulta svantaggiato nella competizione entro nidiata, in quanto si creano delle gerarchie tra fratelli dovute all’asincronia […]

Nel gabbiano reale nordico (Larus argentatus) le femmine depongono mediamente tre uova, e le dimensioni dell’ultimo uovo deposto sono generalmente inferiori rispetto a quelle delle prime due. Il pulcino del terzo uovo impiega un tempo maggiore rispetto agli altri per schiudere, e di conseguenza risulta svantaggiato nella competizione entro nidiata, in quanto si creano delle gerarchie tra fratelli dovute all’asincronia nella schiusa; oltretutto le condizioni in cui questo pulcino passa l’ultimo periodo di incubazione non sono ottimali in quanto i genitori devono provvedere all’approvvigionamento dei pulcini già nati.

Appare dunque di fondamentale importanza la fase finale dello sviluppo embrionale: un ritardo nel momento della schiusa può avere infatti gravi conseguenze sulle condizioni generali dell’individuo. Durante la fase finale dello sviluppo embrionale, il sistema auricolare degli embrioni è già completo e questi possono comunicare tra loro: i richiami che gli  embrioni si trasmettono servono da segnale per velocizzare l’ultima fase dello sviluppo e schiudere il prima possibile per godere delle cure parentali dei genitori.

Maria Bogdanova e Ruedi Nager, dell’Università di Glasgow, hanno investigato eventuali differenze tra sessi nella fase finale dello sviluppo embrionale in relazione all’ambiente sociale. Nel loro disegno sperimentale, le ricercatrici hanno preso il terzo uovo di diverse nidiate ed hanno seguito l’ultima fase dello sviluppo embrionale in diverse condizioni: un gruppo di uova è stato incubato da solo, senza la presenza di altre uova nella stessa incubatrice, e dunque senza alcun tipo di contatto con i futuri fratelli. In questa situazione, la parte finale dello sviluppo risulta più rapida nei maschi, ma i pulcini di entrambi i sessi si sviluppano bene, non risentendo in alcun modo dell’asincronia della schiusa.

Un secondo gruppo di uova, al contrario, è stato usato come gruppo di controllo: le uova sono state incubate a contatto con altre i cui embrioni erano più vicini alla schiusa, ricreando così la situazione che si ritrova in natura. In questo caso si nota una significativa differenza tra la velocità di sviluppo nei due sessi, a favore delle femmine. Dunque, concludono le ricercatrici dalle pagine della rivista Behavioral Ecology and Sociobiology, i maschi risentono maggiormente della presenza di altre uova contenenti embrioni più sviluppati durante la fase finale dello sviluppo embrionale; ciò porta ad una condizione di svantaggio una volta raggiunta la maturità.

Federico Ossi

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons