Novità sulla colonizzazione umana dell’Europa

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Il popolamento dell’Europa da parte delle popolazioni umane è uno degli argomenti di più acceso dibattito tra i paleoantropologi di tutto il mondo. Oltre all’uomo moderno e al celeberrimo Homo neanderthalensis, alcune altre specie del genere Homo hanno abitato il continente europeo, ma non è ancora chiaro a quale di queste appartenessero le prime popolazioni residenti stabilmente e quando queste […]

Il popolamento dell’Europa da parte delle popolazioni umane è uno degli argomenti di più acceso dibattito tra i paleoantropologi di tutto il mondo. Oltre all’uomo moderno e al celeberrimo Homo neanderthalensis, alcune altre specie del genere Homo hanno abitato il continente europeo, ma non è ancora chiaro a quale di queste appartenessero le prime popolazioni residenti stabilmente e quando queste arrivarono. In verità, il primo ominide bipede che si affacciò in Europa fu l’uomo di Dmanisi (Homo georgicus), risalente a circa 1,8 milioni di anni fa, i cui resti sono stati rinvenuti solo in una ristretta regione dell’attuale Georgia e per questo non viene considerata una specie europea a tutti gli effetti.

 

Secondo le attuali conoscenze, questo primato spetterebbe all’Homo antecessor, che visse nella Penisola Iberica circa 800.000 anni fa, da cui probabilmente si originò l’Homo heidelbergensis, che si pensa possa essere il progenitore di Homo sapiens e Homo neanderthalensis. Il recente ritrovamento ad Atapuerca di una mandibola fossile e di un dente, risalenti ad un periodo compreso tra 1,1 e 1,2 milioni di anni fa, retrodata l’arrivo dei primi ominidi bipedi in Europa.

 

Il gruppo di ricercatori che ha effettuato la scoperta, capeggiato da Eudald Carbonell della Universitat Rovira i Virgili di Tarragona, ritiene che questi resti appartengano proprio ad un individuo di H. antecessor, anche se non si esclude che future ricerche potrebbero determinarne l’appartenenza ad una nuova e sconosciuta specie. I resti sono stati rinvenuti nel sito Sima del Elefante, nella ormai famosa Sierra de Atapuerca, vicino alla città spagnola di Burgos, già conosciuta per numerosi ritrovamenti di insediamenti e fossili umani.

 

Questi primi ominidi bipedi europei sarebbero dunque approdati in Europa Occidentale durante la prima grande espansione demografica che coinvolse le popolazioni appena uscite dall’Africa. Come si legge nelle pagine della rivista Nature, di cui tale scoperta ha meritato la copertina, i paleoantropologi ritengono che questa specie dovrebbe essere il risultato di un evento di speciazione avvenuto agli inizi del Pleistocene nella regione più occidentale del nostro continente; probabilmente, però, le  popolazioni originarie erano provenienti da Est. Questa ipotesi dovrà essere verificata in futuro, ma comunque presuppone che l’H. antecessor non sia stata la prima specie del genere Homo ad abitare l’Europa.

 

Insieme ai resti fossili, sono stati trovati svariati frammenti di strumenti litici e ossa di animali appartenenti ai più disparati taxa di mammiferi e uccelli. Dalla numerosità delle prede, dalla loro dimensione molto variabile (dai piccoli roditori ai grandi bovidi) e da numerosi segni di taglio e macellazione sulle ossa, i ricercatori hanno concluso che questo primo ominide bipede europeo facesse della carne la base della propria dieta e della caccia l’attività principale.

 

Nonostante questa nuova scoperta abbia aggiunto un tassello sull’evoluzione della nostra specie, siamo ancora lontani dalla comprensione di come le popolazioni umane colonizzarono il nostro continente.

 

Da qui sono accessibili alcune foto, mentre da qui un video della Reuters.

 

Andrea Romano

 

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons