Nuova puntata de “L’alba dei ricercatori” con Francesca, chirurga robotica, e Andrea, glico-chimico

Prosegue la serie della Biblioteca di Brugherio “L’alba dei ricercatori”. Nella terza puntata si raccontano Francesca Pirola e Andrea Marchesi.

Sul canale Youtube della biblioteca civica di Brugherio è ora disponibile il terzo video della serie dedicata a giovani brugheresi che hanno intrapreso la via della ricerca, in diversi campi del sapere umano.

Giovani che hanno voglia di raccontarsi, di ripercorrere le tappe del loro itinerario che li porta anche in giro per il mondo, di ricordare le gioie ma anche le paure e le difficoltà di un percorso lungo, difficile, a volte tortuoso.

I protagonisti di questa nuova puntata, sollecitati dalle domande di Ermanno Vercesi, bibliotecario ideatore dell’iniziativa, sono Francesca Pirola e Andrea Marchesi.

La prima è stata intervistata mentre si trovava a Seoul, durante un periodo di specializzazione in chirurgia robotica del cavo orale, soprattutto in caso di tumore.

Andrea invece è rientrato a Brugherio dopo che il suo percorso di dottorato e post-doc lo aveva portato nel Regno Unito a studiare biochimica, in particolare gli zuccheri, una ricerca che in qualche modo ha a che fare anch’essa con lo studio dei tumori, ma anche ad esempio delle proteine del virus che ha scatenato la pandemia di Covid-19.

I due giovani intessono un racconto intrecciato, fanno una lezione in tre minuti sul loro campo di specializzazione, si relazionano con domande e risposte, offrendo così uno spaccato vivido della situazione di tanti altri e tante altre, impegnati in carriere di ricerca, scientifica ma non solo.

Testimoniano la gioia di essere immersi in questo mondo, ricordano l’episodio che li ha spinti in questa direzione, non nascondono le difficoltà che hanno dovuto incontrare e soprattutto parlano ai più giovani, con parole che li possano aiutare nelle loro scelte per il futuro. Il tutto in un video di pochi minuti, montati da Maripina Cappelletti, volontaria di servizio civile, che insieme alla”collega” Alessandra Cassaghi hanno contribuito a realizzare questo format.

Un tentativo per riempire quella distanza che purtroppo si viene a creare tra il mondo della ricerca e la comunità civile, un modo per restituire alla città, di cui questi ricercatori sono parte, qualche elemento di conoscenza. Sì, perché i pochi minuti del video sono sufficienti a farci affezionare a questi e queste giovani, nonché a imparare qualcosa da loro, per esempio sulle attuali tecniche di operazioni chirurgiche tramite robot o del ruolo delle molecole di zucchero nella biologia, non solo umana.

Fonte: Comunicato stampa