Nuove prospettive di filogenesi
Alcuni ricercatori delle Brown University e dell’Università della California a San Diego hanno messo a punto un metodo innovativo per ricostruire i processi evolutivi e per determinare i rapporti filogenetici tra le specie con precisione mai raggiunta fino ad oggi. Questa nuova metodologia, illustrata su Proceedings of the National Academy of Science (PNAS), è in grado di riconoscere le microinversioni […]
Alcuni ricercatori delle Brown University e dell’Università della California a San Diego hanno messo a punto un metodo innovativo per ricostruire i processi evolutivi e per determinare i rapporti filogenetici tra le specie con precisione mai raggiunta fino ad oggi. Questa nuova metodologia, illustrata su Proceedings of the National Academy of Science (PNAS), è in grado di riconoscere le microinversioni (sequenze molto corte di coppie di nucleotidi invertiti), che si stanno rivelando, negli ultimi anni, degli importanti fattori di variabiltà genetica. Sarà possibile riconoscere microinversioni anche di poche decine di basi ma solamente se si è in possesso dell’esatta sequenza genica di tutte le specie che si vogliono confrontare.
I primi risultati sono relativi al confronto di una specifica regione del cromosoma 7 dell’uomo e dello scimpanzè ed hanno rivelato 187 microinversioni precedenetmente non riconosciute.
Andrea Romano

Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.