Penne a scopo ornamentale per i Neanderthal
Uno studio tutto italiano, pubblicato su PNAS, mette in luce un aspetto ancora poco noto degli uomini di Neanderthal, sottolinenandone il comportamento simbolico che avvicina ancora di più questi nostri cugini alla nostra specie: è probabile, infatti, che utilizzassero le penne di uccello a scopo ornamentale o simbolico.Un gruppo di ricercatori, guidato dell’Università di Ferrara e del Museo Nazionale Preistorico […]
Uno studio tutto italiano, pubblicato su PNAS, mette in luce un aspetto ancora poco noto degli uomini di Neanderthal, sottolinenandone il comportamento simbolico che avvicina ancora di più questi nostri cugini alla nostra specie: è probabile, infatti, che utilizzassero le penne di uccello a scopo ornamentale o simbolico.
Un gruppo di ricercatori, guidato dell’Università di Ferrara e del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini” di Roma, è giunto a questa conclusione dopo aver analizzato la miriade di reperti fossili rinvenuti nella grotta di Fumane, nelle prealpi venete in provincia di Verona, e risalenti a circa 44.000 anni fa. Nella grotta, utilizzata dalle popolazioni ndi Neanderthal del tempo come abitazione, sono presenti innumerevoli ossa di uccelli, appartenenti ad almeno 660 esemplari di ben 22 specie differenti. Molte di queste presentano tagli ed incisioni quasi esclusivamente in prossimità delle ali, in cui sono presenti le penne remiganti, più lunghe e resistenti, quindi più appariscenti. Secondo i ricercatori, questo potrebbe essere un’indicazione della rimozione delle penne, il cui unico uso possibile è quello a scopo ornamentale, proprio come è stato documentato nel medesimo periodo nella nostra specie.
E’ bene sottolineare, sostengono i ricercatori, che molte delle specie di uccelli rinvenute nella grotta potevano avere uno scarso utilizzo sia come fonte di cibo che come materiale per la fabbricazione di utensili, rendendo più probabile che il loro impiego fosse legato alla raccolta delle penne e che, per esclusione, il loro utilizzo potese avere un valore simbolico.
In ogni caso, sebbene non vi sia un’evidenza diretta, questa scoperta confermerebbe le elevate capacità cognitive degli uomini di Neanderthal, che, come anche sottolineato dal ritrovamento in Spagna di alcuni ornamenti colorati e finemente lavorati (Pikaia ne ha parlato qui), erano probabilmente in grado di elaborare pensieri e comportamenti di tipo simbolico.
Andrea Romano
Riferimenti
Marco Peresani, Ivana Fiore, Monica Gala, Matteo Romandini, and Antonio TagliacozzoLate Neandertals and the intentional removal of feathers as evidenced from bird bone taphonomy at Fumane Cave 44 ky B.P., Italy. PNAS February 22, 2011. doi: 10.1073/pnas.1016212108
Immagine:
Credit: Mauro Cutrona
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.