Piccoli per amore

Il dimorfismo di taglia, la differenza tra le dimensioni corporee degli individui dei due sessi della stessa specie, è un fenomeno molto comune negli insetti, solo che spesso sono le femmine ad essere notevolmente più grosse dei maschi. Un esempio di dimorfismo di taglia sbilanciato in favore del sesso femminile è la specie Deinacrida rugosa, un grillo gigante endemico della

Il dimorfismo di taglia, la differenza tra le dimensioni corporee degli individui dei due sessi della stessa specie, è un fenomeno molto comune negli insetti, solo che spesso sono le femmine ad essere notevolmente più grosse dei maschi. Un esempio di dimorfismo di taglia sbilanciato in favore del sesso femminile è la specie Deinacrida rugosa, un grillo gigante endemico della Nuova Zelanda. In questa specie le femmine possono infatti raggiungere l’incredibile peso di 20 g, in media il doppio di quello dei maschi.

Come si spiega questa differenza? La risposta potrebbe arrivare da uno studio presentato su The American Naturalist, in cui un gruppo di biologi della University of Toronto ha valutato l’ipotesi che questo dimorfismo possa essere il frutto di una selezione sessuale che agisce sui maschi, favorendo gli individui più mobili e dunque i più piccoli. I ricercatori hanno analizzato alcuni tratti morfologici dei maschi in grado di incrementare la mobilità, come la lunghezza delle zampe e la ridotta dimensione del corpo: in questa specie, non dotata di ali, la mobilità dei maschi è infatti un aspetto fondamentale per la ricerca di un partner riproduttivo e i caratteri che la incrementano potrebbero essere selezionati positivamente.

Dopo aver monitorato le attività dei diversi maschi grazie ad un dispositivo di radiotracking, lo studio ha potuto illustrate che i maschi di taglia minore e con le zampe più lunghe sono effettivamente quelli che ricoprono distanze maggiori alla ricerca delle femmine. Possono infatti spostarsi per circa 90 m a notte. L’aspetto che risulta però più interessante è che questi maschi, come da previsione, durante i loro lunghi spostamenti incontrano e si accoppiano con un numero significativamente maggiore di femmine rispetto ai maschi meno agili. Inoltre, e questo è ancora più interessante, i maschi molto mobili trasferiscono un numero maggiore di spermatofore (una capsula contenente spermatozoi prodotta dai maschi) a ciascuna femmina, avendo dunque maggiori probabilità di fecondare le uova. Non stupisce quindi che i maschi portatori di tutte queste caratteristiche siano favoriti nella competizione per l’accesso alle femmine e la loro fitness sia alta.

Nelle specie che presentano dimorfismo sessuale inverso, l’azione della selezione sessuale è spesso considerata molto più debole rispetto alle specie in cui i maschi esibiscono colorazioni sgargianti, ornamenti o strutture di offesa usate nella competizione per l’accoppiamento: con questo studio viene invece sottolineato che la selezione sessuale può agire in diversi modi, favorendo svariati e spesso sottovalutati caratteri fenotipici, ad esempio quelli in grado di favorire gli individui più abili ad arrampicarsi tra i fili d’erba e percorrere maggiori distanze.

Andrea Romano

Riferimenti:
Kelly et al. Sexual Selection for Male Mobility in a Giant Insect with Female-Biased Size Dimorphism. The American Naturalist, 2008; 172 (3): 417 DOI: 10.1086/589894