Più di una specie di orca?

Una delle specie più carismatiche che abita i mari di tutto il mondo è senza dubbio l’orca (Orcinus orca). Popolazioni di orca sono note differire per le proprie prefrenze alimentari e le strategie di caccia (Pikaia ne ha parlato qui), ma i diversi ecotipi sono da sempre stati considerati appartenenti alla medesima specie, considerata cosmopolita per la sua distribuzione a

Una delle specie più carismatiche che abita i mari di tutto il mondo è senza dubbio l’orca (Orcinus orca). Popolazioni di orca sono note differire per le proprie prefrenze alimentari e le strategie di caccia (Pikaia ne ha parlato qui), ma i diversi ecotipi sono da sempre stati considerati appartenenti alla medesima specie, considerata cosmopolita per la sua distribuzione a livello mondiale (qui una mappa di distribuzione).

Da ora in poi, però, se i risultati di una ricerca pubblicata sulla rivista Genome Research fossero confermati, non si dovrebbe più parlare di una specie di orca, bensì di svariate. Lo studio ha sequenziato e confrontato l’intero genoma mitocondriale di 139 individui provenienti da tre popolazioni geograficamente lontane tra loro: la prima che abita le acque del Pacifico settentrionale, la seconda originaria dell’Atlantico del nord e la terza che vive a largo delle coste antartiche.

Le analisi filogenetiche indicano una notevole differenza a livello genetico tra alcuni ecotipi, non necessariamente geograficamente distanti tra loro. L’aspetto che sembra essere maggiormente determinante per la definizione di un ecotipo, (che nello studio sembrano corrispondere ad aplotipi di DNA mitocondriale), è la dieta adottata dalle orche. Infatti, i tre ecotipi che sembrano divergere maggiormente si nutrono in maniera molto diversa: la prima quasi esclusivamente di pesci, la seconda soprattutto a base di mammiferi marini e la terza una dieta mista. La divergenza genetica di questi tre ecotipi, secondo gli autori, sarebbe sufficiente ad elevare queste entità geografiche in vere e proprie specie, che si sarebbero separate l’una dall’altra in un periodo compreso tre 700.000 e 150.000 anni fa.

Il pensiero che nei mari del nostro pianeta nuotino non una ma ben tre specie di orca è sicuramente molto suggestiva e, qualora fosse confermata da ulteriori studi, potrebbe fortemente modificare le strategie di tutela e conservazione di questi organismi e dei variegati ambienti in cui vivono.

Andrea Romano

Riferimenti:
Morin PA, Archer FI, Foote AD, Vilstrup J, Allen EE, Wade P, Durban J, Parsons K, Pitman R, Li L, Bouffard P, Abel Nielsen SC, Rasmussen M, Willerslev E, Gilbert MTP, Harkins T. Complete mitochondrial genome phylogeographic analysis of killer whales (Orcinus orca) indicates multiple species. Genome Res, DOI: 10.1101/gr.102954.109

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons