Su RaiPlay Sound il podcast “Abissi. Diario dai fondali del Pacifico”
Il 31 ottobre sono uscite su RaiPlay Sound le puntate di un nuovo podcast, di quelli che fanno sognare ogni evoluzionista: “Abissi”
Il 31 ottobre ha debuttato su RaiPlay Sound “Abissi”, un podcast in otto puntate dedicato all’esplorazione delle profondità marine, uno degli ambiente che conosciamo meno. Ecco la presentazione, dal sito di RayPlay Sound dove sono disponibili tutte le puntate.
Ecco l’elenco delle puntate di “Abissi. Diario dai fondali del Pacifico” e il sommario.
Buon ascolto su RaiPlay Sound!
“Sembra un lenzuolo sofferto, accartocciato, eppure è fatto di vetro nero: lava”. Dall’oblò del sommergibile Alvin, impiegato per individuare i resti del Titanic nel 1996, il microbiologo Donato Giovannelli descrive il fondale del Pacifico, attorno alla dorsale oceanica. Un enorme canyon sottomarino, punteggiato da fragili camini alti più di 20 metri che sputano ‘fumo’ nero: i black smokers. E tutt’intorno un giardino dell’Eden popolato da granchi dalle chele pelose, vermi bianchi lunghi due metri dal ciuffo rosso, e una miriade di microrganismi. Quando abbiamo saputo che il microbiologo Donato Giovannelli si sarebbe immerso a 2500 metri di profondità a bordo dell’Alvin per studiare i microrganismi che vivono laggiù, gli abbiamo chiesto di fare qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima: registrare cosa accade durante l’immersione. È nato così l’audio-diario di questa avventura estrema che ha il sapore di un libro di Jules Verne. Abissi. Diario dai fondali del Pacifico è un podcast di Francesca Buoninconti e Donato Giovannelli. Musiche originali di Riccardo Amorese. Sound design di Alfredo Morana. Produttore esecutivo Marco Motta. Donato Giovannelli è docente di microbiologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II e ideatore del progetto CoEvolve, finanziato dal Consiglio Europeo delle Ricerche. La spedizione scientifica con l’Alvin è stata finanziata dalla National Science Foundation e CoEvolve è uno dei progetti ospiti a bordo.Sempre il 31 ottobre, Radio3Scienza ha dedicato la puntata “Là dove nasce l’oceano Pacifico” alla realizzazione del podcast. Se ve la siete persa potete riascoltarla qui.
Ecco l’elenco delle puntate di “Abissi. Diario dai fondali del Pacifico” e il sommario.
1. Destinazione oceano Pacifico
Donato Giovannelli non è un microbiologo tutto camice e laboratorio. Esplora gli ambienti estremi e tra i suoi strumenti di lavoro ci sono mute e bombole d’ossigeno, motoslitte e… il sommergibile Alvin, di proprietà della marina militare americana. È il primo dicembre 2022 e Donato Giovannelli è in partenza da Napoli insieme al suo team dell’Università Federico II. Stavolta è diretto nel cuore dell’oceano Pacifico, a 250 miglia al largo della Costa Rica. Qui, a bordo del sommergibile Alvin, si immergerà a 2500 metri di profondità per studiare i microrganismi che vivono lungo la dorsale oceanica del Pacifico. Questa è la tappa più impegnativa e rischiosa di tutto il progetto CoEvolve, finanziato dal Consiglio Europeo delle Ricerche.2. Vita di bordo
Dopo oltre 24 ore di viaggio, il microbiologo Donato Giovannelli, insieme ai suoi dottorandi Matteo Selci e Martina Cascone, ha finalmente messo piede sulla nave Atlantis, un colosso lungo più di 80 metri, gestito dall’istituto oceanografico di Woods Hole, negli Stati Uniti. L’Atlantis è la nave di supporto del sommergibile Alvin, l’unica equipaggiata per il varo e la sua manutenzione. Ovunque serva l’Alvin, l’Atlantis deve portarcelo. A bordo di questo gigantesco laboratorio galleggiante si respira un’aria internazionale, con uomini e donne di scienza da ogni parte del mondo. Mancherebbero 5 giorni all’immersione con l’Alvin, ma l’atmosfera festosa di trepidante attesa viene bruscamente interrotta: un imprevisto rischia di far saltare la missione.3. Un’eruzione di troppo
Nonostante i numerosi controlli prima dell’imbarco, a bordo 4 persone risultano positive al Covid. Se il contagio prendesse piede, l’intera nave rischierebbe l’isolamento e la missione verrebbe annullata. Fortunatamente la missione viene salvata grazie a… un microrganismo da Nobel! Rientrato l’allarme Covid, però, c’è un’altra emergenza medica da affrontare: Donato Giovannelli finisce all’ospedale della nave in preda a un’improvvisa reazione allergica. Come si affrontano le emergenze mediche in alto mare e in aree remote? Mancano solo 4 giorni alla discesa negli abissi, Donato Giovannelli sarà in grado di immergersi a 2500 metri di profondità?4. L’Alvin nel giardino dell’Eden
Varato il 5 giugno del 1964, l’Alvin ha collezionato una serie di avventure degne del Nautilus di Jules Verne, tra scontri con creature marine e la scoperta del relitto più celebre di tutti, quello del Titanic. Ma il più grande merito scientifico dell’Alvin risale al 1977, quando lungo la dorsale oceanica vengono scoperti fragili camini alti più di 20 metri che sputano ‘fumo’ nero: i black smokers. E tutt’intorno un giardino dell’Eden popolato da granchi dalle chele pelose, vermi bianchi lunghi due metri dal ciuffo rosso, e una miriade di microrganismi. Una scoperta che ha cambiato i libri di geologia e quelli di biologia. Nel frattempo, il momento dell’immersione si avvicina: per Matteo Selci e Martina Cascone sarà la prima volta e devono imparare a conoscere l’Alvin dall’interno, prendere confidenza con gli spazi ridottissimi all’interno della sfera di titanio, con le spie luminose e i sensori. A istruirli ci sono i piloti dell’Alvin, alcuni dei quali, nei racconti tramandati di missione in missione, cominciano a somigliare più a creature mitologiche, che a esseri umani.5. Cavalcatori di sommergibili
Il sommergibile Alvin ha all’attivo oltre 5.000 immersioni: merito di una serie di test e di controlli periodici, ma anche di una lunga lista di regole di sicurezza a cui gli scienziati e i piloti devono attenersi. Regole che a volte possono sembrare bizzarre, come quella di doversi radere completamente la barba, ma che hanno tutte una valida spiegazione. Eppure nonostante tutto, il rischio non è mai zero, e qualche imprevisto – rarissime volte – si è verificato. A sorvegliare sulle manovre per calare l’Alvin in mare e dare il via alla discesa negli abissi ci sono i diver: esperti nuotatori che sfidano le onde dell’oceano, incuranti dell’abisso sotto di loro. Come fossero sirene o tritoni, raggiungono l’Alvin nei pochi attimi in cui galleggia in superficie in balia delle onde dell’oceano, e lo cavalcano aggrappati alla sua torretta rossa. Sono loro i cavalcatori di sommergibili, che si occupano di verificare che tutto sia a posto, prima di ogni discesa e a ogni rientro dell’Alvin.6. Vite estreme
La torretta rossa dell’Alvin sparisce tra i flutti. Donato Giovannelli comincia la sua discesa negli abissi: in poco più di un’ora e un quarto l’Alvin arriverà a 2500 metri di profondità. Nel frattempo la vista dall’oblò cambia velocemente: la luce del sole sparisce, compare una “pioggia” bioluminescente, poi… buio totale. E infine, quando l’Alvin accende i fari, ecco la dorsale oceanica del Pacifico: il punto dove nasce nuova crosta terrestre. Qui il fondale appare come un paesaggio alieno: una distesa di basalto nero lucido che sembra vetro, cede il passo ai black smokers che sputano “fumo” nero. Tutt’intorno foreste di vermi giganti e animali dalle mille forme stravaganti. Laggiù, con i fari accesi, l’Alvin somiglia a una navicella spaziale: al suo interno Donato Giovannelli e il pilota Bruce manovrano il veicolo e i suoi bracci per raccogliere campioni di roccia e fluidi e depositare sensori ed esperimenti.7. Là dove nasce l’oceano Pacifico
Donato Giovannelli è a bordo dell’Alvin, a oltre 2.500 metri di profondità, lungo la dorsale oceanica del Pacifico: là dove nasce l’oceano Pacifico, dove la dorsale partorisce nuova crosta terrestre. Le sei ore di navigazione sul fondale oceanico facendo lo slalom tra i black smokers trascorrono velocemente tra manovre rischiose, valutazioni scientifiche e una tazza di caffè da sorseggiare godendosi la vista fuori dall’oblò. Ogni discesa negli abissi è indimenticabile, ma proprio per il fascino del paesaggio e le mille decisioni da prendere sul prelievo di campioni, il tempo a bordo finisce in un batter d’occhio. E intanto a bordo della nave Atlantis Matteo Selci e Martina Cascone attendono il loro turno per scendere finalmente negli abissi.8. Il battesimo degli abissi
Un secchio d’acqua di mare e ghiaccio lanciato addosso appena riemersi dai fondali oceanici. Così avviene il “battesimo degli abissi” sull’Alvin da trent’anni a questa parte, e così è stato anche per Matteo Selci e Martina Cascone, i dottorandi di Donato Giovannelli. La missione si è conclusa dopo un mese con un bilancio molto positivo. Donato è riuscito ad immergersi per tre volte col sommergibile Alvin, a bordo del quale sono arrivati in superficie un sacco di regali, giusto in tempo per la vigilia di Natale: campioni di specie animali, campioni per la geologia, per le analisi chimiche, campioni di fluidi per la microbiologia. Quello in mare è un Natale particolare, lontano dagli affetti, ma vissuto in una comunità speciale di persone, riunite dal desiderio di continuare ad esplorare gli Abissi.Buon ascolto su RaiPlay Sound!