Porte aperte agli scavi paleontologici sul Monte San Giorgio

Il Museo dei fossili del Monte San Giorgio di Meride in collaborazione con il Museo cantonale di storia naturale invita grandi e piccini il 1° agosto 2017 alla giornata di porte aperte agli scavi scientifici

Una visita in questi magnifici luoghi, sul territorio e nel nuovo Museo dei fossili a Meride, permetterà di scoprire il fascino di un mondo perduto e una storia che risale a 240 milioni di anni fa. Il Monte San Giorgio è da annoverare tra i più importanti giacimenti fossiliferi al mondo del Triassico Medio. I fossili di questa montagna, noti per la loro varietà e per l’eccezionale stato di conservazione, sono stati portati alla luce e analizzati a partire dal 1850 da paleontologi svizzeri e italiani. Il riconoscimento internazionale di questo giacimento è confermato dall’iscrizione nel 2003 nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Martedì 1° agosto 2017 si terrà una giornata di porte aperte agli scavi paleontologici sul Monte San Giorgio. Sarà possibile osservare le affascinanti ricerche in corso in località Cassina (a quota 900 m), condotte dal Museo cantonale di storia naturale sotto la direzione del Dr. Rudolf Stockar. È un’occasione unica, da non perdere: per motivi di sicurezza e vulnerabilità della superficie di scavo, il cantiere è, infatti, altrimenti chiuso al pubblico. Saranno inoltre organizzate attività didattiche per i bambini.

Nel corso della campagna di scavo saranno esplorati i livelli risalenti a 240 milioni di anni fa, formatisi su un fondale marino povero di ossigeno e adiacente a una piattaforma carbonatica simile a quella delle attuali Bahamas. Il sito di Cassina è già stato interessato dalle campagne di scavo condotte dal Museo cantonale tra il 2006 e il 2012, nel corso delle quali sono stati portati alla luce numerosi esemplari fossili eccezionalmente ben conservati di pesci, rettili marini e piante. La scoperta di specie fino a quel momento sconosciute alla scienza come il pesce Ticinolepis longaeva o la conifera Elatocladus cassinae, che proprio da quella località deriva il nome, conferma il grande potenziale tuttora celato nel sottosuolo del Monte San Giorgio.

Il cantiere di Cassina può essere raggiunto in modo autonomo (circa 1 ora di cammino) oppure approfittando dell’accompagnamento guidato offerto dal Museo dei fossili con partenza da Meride.

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