Quale ruolo svolge Wolbachia nelle filarie?

Il confronto tra Loa e Brugia potrebbe permettere di capire le basi molecolari della simbiosi tra Wolbachia e filarie favorendo l’identificazione dei geni alla base di tale interazione simbiotica. Apparentemente non vi sono vie metaboliche assenti in Loa e presenti in Brugia per cui il ruolo svolto da Wolbachia come simbionte è oggi decisamente meno chiaro di quanto non fosse in passato.
Wolbachia pipientis è un batterio con insolite capacità poiché è in grado di alterare la corretta determinazione del sesso negli organismi che infetta. Questo peculiare comportamento deriva dal fatto che Wolbachia si trasmette da un individuo all’altro esclusivamente da madre in figlia. Per questo batterio quindi i maschi non sono utili come “mezzi di trasporto” verso le generazioni future, ma rappresentano solamente un cattivo investimento di risorse, tanto che vengono femminilizzati (ovvero trasformati in femmine) o uccisi, quando questo non è possibile.
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Biologo e genetista all’Università di Modena e Reggio Emilia, dove studia le basi molecolari dell’evoluzione biologica con particolare riferimento alla citogenetica e alla simbiosi. Insegna genetica generale, molecolare e microbica nei corsi di laurea in biologia e biotecnologie. Ha pubblicato più di centosessanta articoli su riviste nazionali internazionali e tenuto numerose conferenze nelle scuole. Nel 2020 ha pubblicato per Zanichelli il libro Nove miliardi a tavola- Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0. Coordina il progetto Le cause dell’evoluzione dedicato alla pubblicazione di articoli e libri relativi alla teoria dell’evoluzione tra fine Ottocento e inizio Novecento in Italia.