Quando impollinazione non faceva rima con coevoluzione
Il più straordinario esempio di coevoluzione tra forme di vita diverse è quello tra le piante a fiore e gli insetti impollinatori. Si crede che questa interazione mutualistica, grazie a cui entrambi i contraenti ottengono dei vantaggi (gli insetti il cibo e le piante il veicolo per l’impollinazione), sia stata alla base del grande successo ecologico di entrambi i gruppi. […]
Il più straordinario esempio di coevoluzione tra forme di vita diverse è quello tra le piante a fiore e gli insetti impollinatori. Si crede che questa interazione mutualistica, grazie a cui entrambi i contraenti ottengono dei vantaggi (gli insetti il cibo e le piante il veicolo per l’impollinazione), sia stata alla base del grande successo ecologico di entrambi i gruppi. Data l’importanza reciproca di ciascun gruppo per l’altro si ritiene che piante a fiore ed insetti impollinatori si siano originati nel medesimo periodo (Pikaia ne ha parlato qui). Uno studio pubblicato sull’ultimo numero di Science potrebbe però modificare questa visione.
Un’analisi accurata di numerosi fossili di insetti risalenti al Giurassico Medio, intorno a 160 milioni di anni fa, ha individuato alcune specie che presentavano caratteristiche specializzate per il consumo di nettare. Le 11 specie appartengono a tre famiglie, tutte incluse nell’ordine dei Mecoptera, le mosche scorpione, e sono tutte dotate di strutture tutbulari simili a quelle che gli attuali insetti impollinatori utilizzano per raggiungere le sostanze zuccherine prodotte dalle piante (nell’immagine Vitimopsyche gloriae). Dal momento che le piante a fiore comparvero intorno a 125 milioni di anni fa, si deve concludere che questi insetti fossero i responsabili dell’impollinazione di alcune gimnosperme.
Questa scoperta retrodata, dunque, l’origine dell’impollinazione entomofila ad un periodo molto antecedente l’origine della coevoluzione angiosperme-insetti impollinatori, che solo decine di milioni di anni dopo conquistarono tutte le terre emerse. Le gimosperme furono soppiantate quasi ovunque e, con la maggior parte di queste piante, scomparvero anche i loro (pochi) impollinatori, come queste famiglie di Mecoptera.
Andrea Romano
Riferimenti:
Dong Ren, Conrad C. Labandeira, Jorge A. Santiago-Blay, Alexandr Rasnitsyn, ChungKun Shih, Alexei Bashkuev, M. Amelia V. Logan, Carol L. Hotton, David Dilcher, A Probable Pollination Mode Before Angiosperms: Eurasian, Long-Proboscid Scorpionflies, Science, Vol. 326: 840 – 847, DOI: 10.1126/science.1178338
Jeff Ollerton and Emma Coulthard, Evolution of Animal Pollination, Science, Vol. 326: 808 – 809, DOI: 10.1126/science.1181154
Un’analisi accurata di numerosi fossili di insetti risalenti al Giurassico Medio, intorno a 160 milioni di anni fa, ha individuato alcune specie che presentavano caratteristiche specializzate per il consumo di nettare. Le 11 specie appartengono a tre famiglie, tutte incluse nell’ordine dei Mecoptera, le mosche scorpione, e sono tutte dotate di strutture tutbulari simili a quelle che gli attuali insetti impollinatori utilizzano per raggiungere le sostanze zuccherine prodotte dalle piante (nell’immagine Vitimopsyche gloriae). Dal momento che le piante a fiore comparvero intorno a 125 milioni di anni fa, si deve concludere che questi insetti fossero i responsabili dell’impollinazione di alcune gimnosperme.
Questa scoperta retrodata, dunque, l’origine dell’impollinazione entomofila ad un periodo molto antecedente l’origine della coevoluzione angiosperme-insetti impollinatori, che solo decine di milioni di anni dopo conquistarono tutte le terre emerse. Le gimosperme furono soppiantate quasi ovunque e, con la maggior parte di queste piante, scomparvero anche i loro (pochi) impollinatori, come queste famiglie di Mecoptera.
Andrea Romano
Riferimenti:
Dong Ren, Conrad C. Labandeira, Jorge A. Santiago-Blay, Alexandr Rasnitsyn, ChungKun Shih, Alexei Bashkuev, M. Amelia V. Logan, Carol L. Hotton, David Dilcher, A Probable Pollination Mode Before Angiosperms: Eurasian, Long-Proboscid Scorpionflies, Science, Vol. 326: 840 – 847, DOI: 10.1126/science.1178338
Jeff Ollerton and Emma Coulthard, Evolution of Animal Pollination, Science, Vol. 326: 808 – 809, DOI: 10.1126/science.1181154
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.