Quel caldo che fa cambiare!

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Il riscaldamento globale, ne abbiamo la prova, sembra avere effetti a lungo termine: non siamo noi ad esserne i diretti interessati, ma una popolazione di cinciallegre (Parus major) olandesi, che a quanto pare reagiscono positivamente all’aumento delle temperature.  Un gruppo di biologi evoluzionisti dell’Università di Edimburgo ha studiato a lungo una popolazione di cinciallegre e ha valutato se la data […]


Il riscaldamento globale, ne abbiamo la prova, sembra avere effetti a lungo termine: non siamo noi ad esserne i diretti interessati, ma una popolazione di cinciallegre (Parus major) olandesi, che a quanto pare reagiscono positivamente all’aumento delle temperature. 

Un gruppo di biologi evoluzionisti dell’Università di Edimburgo ha studiato a lungo una popolazione di cinciallegre e ha valutato se la data di riproduzione, un fattore tra i più importanti per la vita di questi piccoli uccelli, variasse in funzione delle condizioni climatiche locali. Usando le date di deposizione delle uova durante l’intera stagione riproduttiva, che va da aprile a giugno, e i dati climatici locali, l’équipe guidata da Arild Husby, è riuscita a concludere – i risultati sono stati pubblicati su PloS Biology a febbraio 2011 – che gli effetti di primavere più calde influenzano il ritmo microevolutivo di questi animali. Valutando, infatti, la relazione tra il numero di nuovi arrivati in un dato anno e le date di nidificazione in quello stesso anno, rispetto alle temperature primaverili, i ricercatori hanno mostrato come gli individui che si riproducono nelle prime fasi della stagione hanno una fitness maggiore, in quanto producono più uova, di quelli più tardivi. Gli esemplari che riescono ad anticipare la nidificazione sembrano, quindi, godere di un evidente vantaggio sugli altri individui della popolazione.

Le temperature primaverili più alte agiscono dunque come forte pressione selettiva, favorendo gli individui che si adattano più velocemente alle variazioni del clima. Ciò conferma la tendenza osservata, per la quale, all’aumentare delle temperature primaverili, aumentano la pressione selettiva e la variabilità genetica. L’incremento delle temperature sembra, in questo modo, accelerare il ritmo della risposta evolutiva di questi piccoli uccelli.

Questi risultati mostrano che, nonostante siano ben noti gli effetti negativi del riscaldamento globale su numerose popolazioni naturali, alcune specie sono in grado di reagire in tempi rapidi ai cambiamenti climatici in atto.

Stefania Stivanin


Riferimenti:
Husby A, Visser ME, Kruuk LEB (2011) Speeding Up Microevolution: The Effects of Increasing Temperature on Selection and Genetic Variance in a Wild Bird Population. PLoS Biol 9(2): e1000585. doi:10.1371/journal.pbio.1000585

Immagine: Wikimedia Commons