Riscaldamento globale e cicli vitali di parassiti e parassitoidi
L’innalzamento delle temperature medie, causate dal riscaldamento globale, può alterare le relazioni parassiti-parassitoidi con conseguenze rilevanti da un punto di vista ecologico ed agrario, dato che il controllo biologico delle infestazioni dai parassitoidi potrebbe divenire meno efficace.
Le infestazioni in campo del coleottero Oulema melanopus (noto anche come coleottero dei cereali) sono controllate grazie all’imenottero Tetrastichus julis, una vespa parassitoide, che depone le proprie uova all’interno delle larve di molti insetti, tra cui anche Oulema. Come accade in altri casi analoghi, le uova sono deposte all’interno degli ospiti quando essi sono ancora vivi così che, alla schiusa delle uova, le larve della vespa possano nutrirsi di tessuti vivi, causando la morte dello sfortunato ospite. Affinché ciò avvenga, è però necessario che i cicli vitali dell’ospite e del parassitoide siano sufficientemente sincronizzati, nel senso che il parassitoide deve presente e pronto per deporre le uova nel momento in cui in natura è presente le larve del coleottero da parassitare.
In una recente pubblicazione sul Journal of Applied Entomology, il gruppo di ricerca di Edward W. Evans ha fatto una interessante osservazione: nel corso degli ultimi 10 anni l’innalzamento delle temperature in primavera in alcune regioni degli Stati Uniti ha portato ad una anticipazione del ciclo vitale di Oulema, così che il ciclo vitale del parassita si sovrappone solamente in parte con quello dell’ospite da parassitare. Di conseguenza Oulema riesce in parte a sfuggire alla vespa parassitoide che si ritrova con un minor numero di larve di coleottero in cui deporre le uova.
Le conseguenze di questa mancata interazione non sono però rilevanti solamente da un punto di vista ecologico, ma anche agrario, dato che il controllo biologico delle infestazioni realizzato dall’imenottero Tetrastichus julis potrebbe divenire meno efficace in campo nei prossimi anni a causa delle variazioni indotte dal riscaldamento globale. A quanto pare abbiamo un ulteriore motivo per preoccuparci del riscaldamento del nostro pianeta!
Fonte immagine: fotografia di Giles San Martin da The Bug Geek
Biologo e genetista all’Università di Modena e Reggio Emilia, dove studia le basi molecolari dell’evoluzione biologica con particolare riferimento alla citogenetica e alla simbiosi. Insegna genetica generale, molecolare e microbica nei corsi di laurea in biologia e biotecnologie. Ha pubblicato più di centosessanta articoli su riviste nazionali internazionali e tenuto numerose conferenze nelle scuole. Nel 2020 ha pubblicato per Zanichelli il libro Nove miliardi a tavola- Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0. Coordina il progetto More Books dedicato alla pubblicazione di articoli e libri relativi alla teoria dell’evoluzione tra fine Ottocento e inizio Novecento in Italia.