Rivoluzione francese

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La Francia dichiara guerra al creazionismo. Durante una recente iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione francese, cui hanno partecipato insegnanti e accademici (En France, un collectif d’enseignants-chercheurs tire la sonnette d’alarme) e che si è tenuta nei giorni 13 e 14 novembre, sono state portate alla luce le crecenti problematiche legate all’insegnamento della teoria dell’evoluzione. Della sempre maggior influenza delle idee creazioniste […]

La Francia dichiara guerra al creazionismo. Durante una recente iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione francese, cui hanno partecipato insegnanti e accademici (En France, un collectif d’enseignants-chercheurs tire la sonnette d’alarme) e che si è tenuta nei giorni 13 e 14 novembre, sono state portate alla luce le crecenti problematiche legate all’insegnamento della teoria dell’evoluzione.

Della sempre maggior influenza delle idee creazioniste si parla in un articolo sul quotidiano Le Monde (Le créationnisme étend son influence en Europe), in cui si dichiara come, già dall’inizio del 2007, l’insegnamento della teoria elaborata da Charles Darwin sia sotto attacco frontale. Nell’articolo vengono citati recenti casi di tentativi neocreazionisti di imporre l’insegnamento dell’Intelligent Design, definito a buon titolo “l’ultimo avatar del creazionismo americano“, durante le ore di scienze in tutta Europa. Si inizia con la pubblicazione dell’Atlante della Creazione, opera di un creazionista islamico turco, Harun Yahya, che come sapete è stato recentemente condannato da un tribunale nazionale a 3 anni di carcere (Il paladino del creazionismo islamico finisce dietro le sbarre), che secondo gli autori avrebbe mostrato al mondo l’esistenza di un creazionismo di stampo musulmano fino ad allora ignorato in occidente.

Si passa poi all’elencazione di alcune recenti iniziative messe in atto per la divulgazione del creazionismo in un numero sempre crescente di paesi europei: dalla Germania alla Russia, dalla Polonia alla Gran Bretagna. A tal proposito, ricorderete il recente sondaggio su un campione di professori britannici, in cui il 29% si dichiarava favorevole all’affiancamento della dottrina del Disegno Intelligente alla teoria di Darwin (Non c’è pace per Darwin, nemmeno a casa sua…). Certamente in questa vetrina degli orrori non poteva mancare l’Italia, che, in questo scempio della cultura scientifica, fa la parte del leone. Viene ricordata infatti l’approvazione, nel 2004, del decreto che sanciva la fine dell’insegnamento della teoria dell’evoluzione alle scuole medie da parte dell’ex-ministro dell’istruzione, ora sindaco di Milano, Letizia Moratti. Per fortuna, quel decreto fu annullato nel 2005 e la teoria di Darwin è tutt’ora inclusa nei programmi scolastici…ma ancora per quanto?

Da sottolineare, comunque, con compiacimento e, lasciatemelo dire, con un pochino di invidia, questa decisa presa di posizione in difesa dell’autonomia della scienza del governo e degli accademici francesi, nella speranza che altri paesi si mettano in prima linea per fronteggiare questa sempre più vivida minaccia.

Andrea Romano