S.E.T.I.

S.E.T.I. è l’acronimo di Search for Extra Terrestrial Intelligence. Si tratta di un vero e proprio programma di ricerca scientifico che non ha nulla a che vedere con la pseudoscienza dell’ufologia. Si fonda su un solo presupposto o, se vogliamo, su un’ipotesi: la Vita non può essere un “esperimento” unico ed irripetibile avvenuto solo sulla Terra ed è probabile che […]

S.E.T.I. è l’acronimo di Search for Extra Terrestrial Intelligence. Si tratta di un vero e proprio programma di ricerca scientifico che non ha nulla a che vedere con la pseudoscienza dell’ufologia. Si fonda su un solo presupposto o, se vogliamo, su un’ipotesi: la Vita non può essere un “esperimento” unico ed irripetibile avvenuto solo sulla Terra ed è probabile che sia relativamente comune nell’universo (equazione di Drake). Sebbene non sia necessario, è comunque possibile supporre che l’evoluzione abbia sviluppato, da qualche parte ed in qualche tempo nel cosmo, un’intelligenza simile alla nostra o comunque in grado di emettere (o di avere emesso) onde elettromagnetiche.

Il progetto S.E.T.I. si fonda sulla nostra capacità tecnologica di captare questi segnali, di riconoscerne la natura artificiale e di analizzarne l’eventuale contenuto, tenendo ovviamente presente l’impossibilità di instaurare un vero e proprio “scambio” per via dei limiti fisici imposti dalle distanze interstellari. Il S.E.T.I. rappresenta, dunque, un perfetto esempio di quella “ricerca pura” tanto cara a Carl Sagan (uno dei fautori del progetto), che non si propone come obiettivo alcuna applicazione economicamente redditizia ma solo il raggiungimento di un più alto grado di consapevolezza per la nostra specie.

Forse, proprio per questo motivo, sono stati tagliati i fondi governativi e la ricerca prosegue solo grazie a contributi privati, sponsor pubblicitari, volontariato e al fatto che l’acquisizione dei segnali avviene a costo zero, in quanto sottoprodotto dell’attività ordinaria dei radiotelescopi aderenti. Il volontariato subentra nella fase di analisi dei dati acquisiti, grazie ad un programma di informatica distribuita costituito dal programma “Seti.exe” o analoghi. Il funzionamento è il seguente: la massa dei dati acquisiti viene suddivisa in “pacchetti” di qualche centinaio di Kb che vengono trasmessi ai singoli Pc via internet in tutto il mondo, i quali poi li esamineranno in background senza interferire nella normale attività degli utenti.

Ad analisi terminata i risultati vengono inviati, sempre via internet, all’università di Berkeley dove vengono coordinati e classificati per una eventuale ulteriore analisi e immediatamente viene inviato un nuovo blocco di dati. Al momento circa cinque milioni di volontari hanno deciso di prestare il proprio computer al progetto S.E.T.I. Al di là dei risultati è di grande importanza che venga sostenuto un progetto come questo, poiché è solo nella ricerca pura che la scienza ha il suo cuore pulsante ed è indispensabile contrapporsi attivamente a coloro che sentenziano l’inutilità della conoscenza fine a se stessa.  http://www.cox-internet.com/setispy/default.htm#download http://boinc.berkeley.edu/download.php http://www.seti.org/