Seguendo le tracce della natura

Intuizione selvaggia

Craig Foster ci conduce in un viaggio tra terra e oceano, riscoprendo l’armonia perduta con il mondo naturale attraverso esperienze straordinarie e insegnamenti pratici

Titolo: Intuizione selvaggia. Abbraccia la tua anima ancestrale e impara dalla natura come vivere in equilibrio nel mondo di oggi

Autore: Craig Foster

Traduzione: Sara Caraffini

Editore: HarperCollins Milano

Anno: 2024 (Orig. 2024, Amphibious Soul)

Pag.: 325 (con originale inserto fotografico, “diario di tracking”)

Dal Sudafrica verso molto resto del mondo. Settantamila anni fa e negli ultimi decenni. Craig Foster (Cape Town, 1970) è un esperto naturalista, fotografo e documentarista, soprattutto cerca di vivere e operare come un selvatico vulnerabile permeabile sapiens anfibio, in parte sulla terraferma e in parte nell’acqua (da cui il titolo inglese). Ha nuotato coi coccodrilli nella palude-delta in Botswana, ha frequentato per un anno un amico polpo (comune) con suo figlio Tom sull’oceano davanti casa (False Bay, Capo occidentale), ha scoperto otto specie di gamberetti (una intitolatagli), ha girato per caverne marine ragionandoci col grande Henshilwood (Blombos Cave), ha fondato il Sea Change Project per proteggere la vita marina e le foreste oceaniche di alghe, ha vinto importanti premi di naturalismo cinematografico, cose così di cui trovare affascinante traccia in “Intuizione selvaggia”, una preziosa straordinaria testimonianza sulle possibili sintonie naturali, guida pratica di tracking.