Sepolture da Neanderthal
Ulteriori conferme che gli uomini di Neanderthal seppellivano i cadaveri
Sebbene le evidenze si accumulassero nel corso dei decenni, a partire da quello, famosissimo, di La Chapelle-aux-Saints, rinvenuto da oltre un secolo (nel 1908), mancava tuttavia la prova definitiva che le sepolture non fossero accidentali: non si poteva escludere, infatti, che le buche in cui sono stati ritrovati i fossili fossero comparse per cause naturali, quali depressioni del terreno, o originatesi in seguito allo scavo da parte di animali. Inoltre, erano sempre state carenti le informazioni riguardo alla tafonomia, ovvero quelle che concernono i processi alla base della conservazione del reperto (es. modalità di morte, come si sono seppelliti e modificati i resti).
Uno studio pubblicato in questi giorni su PNAS ha colmato tale lacuna, analizzando finemente il sito di La Chapelle-aux-Saints, suggerendo un processo consapevole di sepoltura dei cadaveri da parte degli uomini di Neanderthal. In particolare, le analisi mostrano che la fossa in cui sono stati trovati i corpi non è di origine naturale, non rilevando tracce di scavo da parte di animali. Inoltre, i risultati indicano che corpi sono stati probabilmente inumati in tempi molto rapidi, proprio come ci si aspetterebbe in casi di sepoltura.
E così, dopo gli ornamenti, le tecniche avanzate di lavorazione delle ossa e i dipinti rupestri, ecco un’ulteriore caratteristica simbolica che ci accomuna ai Neanderthal. Sempre meno rozzi, sempre più umani.
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Credit: iStockphoto/Fanelie Rosier

Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.