Sintesi filogenetiche e tassonomie nel più grande albero della vita open source
Un team di ricercatori statunitensi ha ideato un browser in grado di raccogliere tutte le sintesi filogenetiche finora studiate, ottenendo un unico albero della vita, aperto a continui aggiornamenti
Ricostruire le relazioni filogenetiche che uniscono tutti i lignaggi noti è un’impresa titanica, quando non impossibile, che finora ha dato luogo a diverse schematizzazioni parziali, molte delle quali in forma di albero.
Proprio l’albero è metafora antica: da schema esegetico-mistico ad articolazione gnoseologica, diverrà, anche nelle scienze naturali, una chiave privilegiata della pratica classificatoria fin dal XVIII, protraendosi fino ad oggi in una varietà di forme, dai rami sottili, a cespuglio, anastomizzati, tanti quante le idee di natura generate (Barsanti, 1992; Voss, 2007). Particolarmente adatto a cogliere le relazioni e le discendenze tra le forme organiche, l’albero diverrà una forma visuale della classificazione botanica con il naturalista di Lione Augustin Augier nel 1801, trasformandosi, però, in pochi anni da diagramma tassonomico a rappresentazione con cui seguire le modificazioni organiche nel corso delle genealogie. Con Lamarck (1809), infatti, la disposizione delle forme viventi, dal più complesso in basso al più semplice in alto, acquisisce la dimensione del tempo profondo e con Darwin, dapprima attraverso lo schema del corallo del 1837 e poi con l’albero ramificato del 1859, la metafora assume grande risonanza, ottenendo particolare eco con Hernst Haeckel e Alfred Sherwood Romer.
La ricerca contemporanea ha traslato su forme dendritiche anche la grande mole di analisi genomiche, auspicando di riuscire a dar conto in una sola immagine dell’evoluzione del numero più ampio possibile di specie. Era un’impresa che a marzo scorso alcuni ricercatori della Temple University (Filadelfia) avevano proposto nella rivista Molecular Biology and Evolution comprendendo più di 50.000 specie, e che, oggi, un team proveniente da undici Università americane ripropone in modo titanico su Proceedings of the National Academy of Sciences. Si tratta di un albero della vita comprensivo di 2,34 milioni di specie tra Archea, Bacteria, Metazoa, Fungi, Archaeplastida e Excavata, che consente di tornare indietro fino a 3,5 miliardi di anni fa. Il progetto ha preso le mosse dall’assemblaggio di 484 alberi precedenti e dalla raccolta di dati, solo parzialmente digitalizzati, prodotti dalle indagini filogenetiche compiute tra il 2000 e il 2012. Mettendo a disposizione on line questo che, ad oggi, si presenta come il più comprensivo albero della vita mai realizzato, i ricercatori sperano di colmare la lacuna di dati non ancora digitalizzati e di fornire un database della biodiversità in tempo reale che faccia da supporto ad applicazioni in biologia comparata, ecologia, biologia conservativa, agricoltura e genomica. L’obiettivo è infatti quello di far avanzare la capacità dell’albero al ritmo delle ricerche, fotografando le specie e le loro interrelazioni man mano che riusciamo a comprenderle. Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso l’albero della vita che in tempi di raccolta compulsiva di dati, non poteva che essere grandioso.
Riferimenti:
Cody E. Hinchliff et al., Synthesis of phylogeny and taxonomy into a comprehensive tree of life. PNAS, 2015; doi: 10.1073/pnas.1423041112
Image credit: Cody E. Hinchliff et al, doi: 10.1073/pnas.1423041112.