So qualcosa che tu non sai!
Sanno utilizzare strumenti sofisticati (Pikaia ne ha parlato qui) e collaborare tra loro (anche se non sono gli unici. Un esempio qui). Non solo. Sanno riconoscere le emozioni e i volti degli altri (Pikaia ne ha parlato qui), sanno controllare la paura del fuoco (Pikaia ne ha parlato qui) e possono perfino soffrire per la perdita dei congiunti (Pikaia ne […]
Sanno utilizzare strumenti sofisticati (Pikaia ne ha parlato qui) e collaborare tra loro (anche se non sono gli unici. Un esempio qui). Non solo. Sanno riconoscere le emozioni e i volti degli altri (Pikaia ne ha parlato qui), sanno controllare la paura del fuoco (Pikaia ne ha parlato qui) e possono perfino soffrire per la perdita dei congiunti (Pikaia ne ha parlato qui).
Ma non finisce qui. Gli scimpanzè (Pan troglodytes), i nostri parenti più stretti ancora esistenti, sanno fare di più: informano di un pericolo i proprio compagni di branco solo quando questi sono ignari del pericolo. La scoperta, pubblicata sulla prestigiosa rivista Current Biology, è stata condotta su una popolazione naturale residente in Uganda ed è basata su osservazioni relative ai richiami di allarme di 33 individui.
I ricercatori hanno posto su sentieri abitualmente battuti dagli scimpanzè diversi modellini di gomma di serpenti molto velenosi, in modo tale da simulare un imminente pericolo e hanno osservato le reazioni dei primati. Siccome i modellini
sono stati lasciati per giorni nei medesimi luoghi, alcuni individui ne hanno appreso la posizione ed erano quindi in grado di prevederne la presenza e lanciare un allarme. Ebbene, i richiami venivano emessi solamente in presenza di individui inconsapevoli del potenziale pericolo (individui che non avevano precedentemente visto il serpente o che non avevano udito nessun compagno di branco emettere un richiamo di allarme in corrispondenza di quel pericolo). Infatti, quando tutti i compagni avevano già avuto, direttamente (visto con i propri occhi) o indirettamente (udito da altri), percezione del serpente, le vocalizzazioni di allarme si riducevano considerevolmente.
Questo comportamento implica dunque la capacità da parte degli scimpanzè di costruirsi una rappresentazione dello stato mentale dei propri conspecifici: grazie alla ‘consapevolezza’ che alla percezione e all’esperienza segue una conoscenza, anche diverso tempo dopo l’esperienza stessa, gli scimpanzè sono in grado di sfruttare tale capacità per prendere decisioni in maniera mirata (come informare del pericolo solo gli individui che hanno bisogno di avere tale informazione).
La scoperta è sicuramente molto importante, tanto che alcuni esperti pensano che potrebbe essere utile alla comprensione dell’origine del linguaggio umano: fu proprio la necessità di fornire ai propri simili informazioni a loro ignote uno dei primi stadi dell’evoluzione della comunicazione orale nella nostra specie?
Andrea Romano
Riferimenti:
Catherine Crockford, Roman M. Wittig, Roger Mundry, and Klaus Zuberbühler. Wild Chimpanzees Inform Ignorant Group Members of Danger. Current Biology, December 29, 2011 DOI: 10.1016/j.cub.2011.11.053
Immagine: credit Florian Moeller
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.