Speciazione ai poli
Da uno studio, condotto dagli zoologi Jason Weir e Dolph Schluter direttore del Biodiversity Research Centre dell’Università della British Columbia (UBC), emerge che i processi di speciazione avvengono più velocemente man mano che ci si avvicina dall’equatore ai poli. Questo studio, che apparirà sulla rivista Science, afferma quindi che le specie evolvono più velocemente ad alte latitudini. Questi risultati inaspettati […]
Da uno studio, condotto dagli zoologi Jason Weir e Dolph Schluter direttore del Biodiversity Research Centre dell’Università della British Columbia (UBC), emerge che i processi di speciazione avvengono più velocemente man mano che ci si avvicina dall’equatore ai poli. Questo studio, che apparirà sulla rivista Science, afferma quindi che le specie evolvono più velocemente ad alte latitudini.
Questi risultati inaspettati derivano da una accurata analisi genetica effettuata su 309 coppie di specie sorelle di uccelli e mammiferi che vivono dai tropici ai poli. Le analisi del DNA rivelano che le specie vicino all’equatore divergono da un progenitore comune mediamente ogni 3,4 milioni di anni, contrariamente a quelle vicino ai poli che ci impiegano meno di un milione di anni. Questo significa che appaiono più frequentemente specie ad alte latitudini.
Andrea Romano
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.