Troppo caldo anche per riprodursi

Please Keep Clean Water in Shallow Dishes to Help Birds Survive The Current Heat Wave 4534076340

Le ondate di calore impattano sulla riproduzione animale e minacciano la biodiversità

Le ondate di calore sono brevi ma intensi eventi estremi in cui le temperature sono più alte rispetto alla media per alcuni giorni e stanno aumentando sempre più come durata, frequenza e intensità su scala globale. Sono una fra le minacce più serie del cambiamento climatico per la biodiversità.

Fra gli animali, ci sono stati alcuni casi record in cui migliaia di individui sono stati uccisi nel giro di qualche giorno. Ma anche se anche gli animali sopravvivono, non significa che questo non comporti delle conseguenze: le ondate di calore, infatti, influiscono su tantissimi aspetti del comportamento animale e sulla riproduzione con gravi effetti anche sulle popolazioni animali.

Ora un nuovo studio del National Biodiversity Future Center (NBFC) e dell’Università di Padova, pubblicato su «Global Change Biology», rileva che molti degli effetti delle ondate di calore sulla riproduzione sono criptici, ovvero non immediatamente visibili, ma possono fortemente alterare aspetti della selezione sessuale e delle dinamiche di popolazione con effetti anche a lungo termine.

Recenti studi hanno infatti mostrato che molti individui diventano sterili e/o riducono la loro attività sessuale in seguito a ondate di calore, ma l’impatto sulla biodiversità non è stato esplorato. Questo studio evidenzia che se molti animali di una popolazione diventano sterili questo causerà una serie di eventi a catena. Per esempio, la diversità genetica di una popolazione colpita da un’ondata di calore potrebbe ridursi perché molti individui non riusciranno più a riprodursi, e si andranno anche a modificare quei processi di selezione sessuale che favoriscono alcuni individui o sistemi di accoppiamento rispetto ad altri.

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Le ondate di calore possono danneggiare la riproduzione in modi visibili e non visibili. Possono ridurre la qualità dei figli e questi effetti possono durare fino all’età adulta o passare alle generazioni successive. Gli effetti meno visibili possono anche cambiare chi riesce a diventare padre, ridurre la fertilità maschile e far scomparire alcuni genotipi dalla popolazione. Tutto questo può diminuire la diversità genetica e rendere le popolazioni meno capaci di adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente. Immagine: dalla pubblicazione

«Abbiamo notato che in moltissimi gruppi di animali, quando questi riescono a riprodursi, i figli nati da genitori esposti a ondate di calore sono più piccoli di dimensione e in cattive condizioni fisiche – spiega la dott.ssa Chiara Morosinotto, referente dello studio per l’Università di Padova –. Questi effetti possono vedersi durante la crescita dei figli ma possono anche perdurare nell’arco della loro vita- In sintesi, se lo stress percepito dai genitori a causa di ondate di calore porta a effetti che perdurano nei figli fino in età adulta, c’è un’alta probabilità che questi effetti possono trasferirsi ai loro figli, passando così di generazione in generazione. Senza contare che, dato che le ondate di calore stanno aumentando sia in frequenza sia in intensità è molto probabile che i figli ormai adulti di genitori che hanno subito ondate di calore saranno a loro volta esposti ad ondate di calore. I danni si potrebbero così accumulare fra varie generazioni.»

Evidenze sperimentali sugli effetti delle ondate di calore sulla biodiversità si stanno osservando su vari gruppi di animali su scala globale: dagli insetti ai pesci, dai ricci di mare agli uccelli, dalle lumache ai mammiferi.

Gli autori dello studio sottolineano che è fondamentale identificare e quantificare i “costi” delle ondate di calore sulla riproduzione animale per riuscire a stimare l’impatto che questi eventi estremi hanno sia a livello demografico sia evolutivo.

Riferimenti:

Morosinotto, C., Gasparini, C., Pilastro, A., Rosenthal, G. G., & Breedveld, M. C. (n.d.). Cryptic Reproductive Costs of Heatwaves for Animal Populations. Global Change Biology, 31(11). https://doi.org/10.1111/gcb.70558

Fonte: comunicato stampa Unipd

Immagine in apertura: Koshy Koshy from Faridabad, Haryana, IndiaCC BY 2.0, via Wikimedia Commons