Un antico elasmosauride russo
Dalla Russia occidentale proviene un nuovo plesiosauro elasmosauride. Nominato Jucha squalea, permette di gettare un po’ di luce sulle prime fasi evolutive di questi rettili marini dal collo lunghissimo
Un nuovo genere e specie di plesiosauro elasmosauride, cioè un rettile marino dotato di un collo particolarmente lungo, è stato da poco identificato e nominato Jucha squalea. Risalente al Cretaceo inferiore, circa 130 milioni di anni fa, si tratta di uno degli elasmosauridi più antichi mai ritrovati e documenta i primi step evolutivi di questa famiglia. La scoperta e i risultati delle ricerche sono stati pubblicati in una ricerca, su Zoological Journal of the Linnean Society.
L’ordine plesiosauria ha colonizzato con successo gli antichi mari mesozoici, dal Triassico fino alla grande estinzione che ha segnato la fine del Cretaceo, 66 milioni di anni fa. Una storia lunga circa 130 milioni di anni, durante la quale si sono differenziati in una grande variabilità di forme. I pliosauridi, per esempio, avevano un collo corto e una testa di grandi dimensioni, mentre i plesiosauridi avevano invece un collo molto allungato e una testa decisamente più piccola.
Gli elasmosauridi, comparsi nel Cretaceo inferiore e scomparsi solo con la grande estinzione che ha posto fine anche ai dinosauri, portano all’estremo le caratteristiche dei plesiosauridi. Avevano un corpo affusolato e, soprattutto, un collo lunghissimo dotato di un numero elevato di vertebre, anche più di 70.
Questa caratteristica anatomica così estremizzata è stata raggiunta tramite una combinazione di somitogenesi (un processo che porta alla formazione di alcune parti del corpo, tra cui le vertebre) per aumentare il numero di vertebre cervicali, e di crescita differenziale, risultante nel loro allungamento. Delle prime fasi di questa evoluzione però non si sa molto, a causa di un pessimo record fossile degli elasmosauridi nel Cretaceo inferiore. Per questo l’identificazione di Jucha squalea è così importante.
Il ritrovamento è avvenuto nel 2007 vicino alla città di Ul’janovsk, nella Russia occidentale. I resti, appartenenti a un esemplare maturo, sono una delle testimonianze geologiche più antiche riguardanti questi rettili marini. L’individuo è caratterizzato dall’assenza di alcune proprietà tipiche della sua famiglia. Tra queste c’è l’assenza della barra ossea sulla cintura scapolare e della finestra inter coracoide a forma di cuore. È chiaro però un tentativo iniziale di allungamento cervicale attraverso la già citata crescita differenziale. Si tratta di uno dei primi step nell’evoluzione di un collo estremamente allungato, un cammino che sarà costellato da episodi multipli di allungamento e accorciamento delle vertebre. Lo schema preciso di questi eventi è però ancora oscuro e, almeno ad oggi, impossibile da tracciare.
Le prime fasi evolutive degli elasmosauridi rimangono ancora molto misteriose, ma lo studio di Jucha squalea ha permesso di gettare un po’ di luce sui suoi momenti iniziali.
Riferimenti:
Valentin Fischer et al. A new elasmosaurid plesiosaurian from the Early Cretaceous of Russia marks an early attempt at neck elongation. Zoological Journal of the Linnean Society, published online October 16, 2020; doi: 10.1093/zoolinnean/zlaa103
Riferimenti immagine: Image credit: Fischer et al.
Dopo la laurea magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia, conseguita presso l’Università di Ferrara, si iscrive al master in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della Scienza, grazie al quale inizia a collaborare con Pikaia. Con l’intenzione di continuare la divulgazione della scienza, in particolare della paleontologia, ha partecipato alla fondazione dell’associazione La Lampada delle Scienze.