Un cranio di un minuscolo dinosauro conservato nell’ambra
Trovato in un frammento di ambra del Cretaceo, nel nord del Myanmar, un cranio eccezionalmente ben conservato di una nuova specie di dinosauro, simile a un uccello, delle dimensioni di un colibrì
Gli uccelli sono gli ultimi discendenti diretti viventi dei dinosauri teropodi (Pikaia ne ha parlato qui e qui). Molte caratteristiche delle specie aviane sono infatti condivise con i loro parenti estinti come squame, penne e artigli. Ad aggiungere un’ulteriore tessera al mosaico evolutivo dei dinosauri aviani ci hanno pensato dei ricercatori del Dipartimento di Scienze del Claremont Colleges che hanno scoperto un minuscolo cranio di un nuovo dinosauro, molto simile ad un uccello, incluso in un frammento di ambra cretacica.
La conservazione dell’ambra dei vertebrati è un evento piuttosto raro (Pikaia ne ha parlato qui e qui) e questo ritrovamento fornisce un’interessante nuova informazione sul mondo dei dinosauri e, in particolare, sulle dimensioni (piccole) che potevano raggiungere. I paleontologi riportano, sulla rivista Nature, che la specie appena identificata, battezzata Oculudentavis khaungraae, potrebbe rappresentare il più piccolo dinosauro mesozoico mai esistito. Le sue dimensioni sono pari a quelle del colibrì ape (Mellisuga helenae), il più piccolo uccello vivente. Il pezzo di ambra, di soli 31 x 20 x 8,5 mm, contenente il cranio di Oculudentavis khaungraae proviene dal sito di Angbamo, nella provincia di Kachin, in Myanmar.
Immagini: Oculudentavis khaungraaea. Image credit: Han Zhixin.
I ricercatori hanno studiato le caratteristiche distintive dell’esemplare con scansioni ad alta risoluzione per determinare come il cranio differisce da quelli di altri esemplari di dinosauri simili a uccelli moderni (Pikaia ne ha parlato qui e qui). Hanno scoperto che la forma e le dimensioni delle ossa dell’occhio suggeriscono uno stile di vita diurno, ma hanno anche rivelato sorprendenti somiglianze con le strutture degli occhi delle lucertole moderne. Il cranio mostra anche un modello unico di fusione tra diversi elementi ossei, così come la presenza di denti. La scoperta, di un esemplare precedentemente mancante dal registro dei fossili, fornisce nuove implicazioni per la comprensione dell’evoluzione degli uccelli, dimostrando l’estrema miniaturizzazione delle dimensioni del corpo aviano già in fasi iniziali del loro processo evolutivo. Questa scoperta mostra ancora una volta come ci fosse una grandissima varietà di forme e dimensioni tra dinosauri e che, oltre all’immaginario comune, ci fossero numerose specie molto piccole.
La straordinaria conservazione dell’esemplare evidenzia inoltre il potenziale dei depositi di ambra nel fornire resti del corpo dei vertebrati di piccole dimensioni, ampliando notevolmente la possibilità di ricostruire parti di storia evolutiva (Pikaia ne ha parlato qui).
Fonti:
L. Xing et al. 2020. Hummingbird-sized dinosaur from the Cretaceous period of Myanmar. Nature 579, 245-249; doi: 10.1038/s41586-020-2068-4
Image di apertura: Xing et al, doi: 10.1038/s41586-020-2068-4.