Un discepolo nelle Azzorre: Francisco Arruda Furtado

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“Un discepolo nelle Azzorre: Francisco Arruda Furtado” è un capitolo del libro “Isole di Darwin” di Guido Chiesura, leggibile al sito www.darwingeologo.com.L’intera corrispondenza tra Darwin e il giovane naturalista di San Miguel nella Azzorre, Francisco de Arruda Furtado è tratta da un CD edito da Istituto Açoriano de Cultura e da Istituto Cultural de Punta Delgada i cui siti sono […]

“Un discepolo nelle Azzorre: Francisco Arruda Furtado” è un capitolo del libro “Isole di Darwin” di Guido Chiesura, leggibile al sito www.darwingeologo.com.

L’intera corrispondenza tra Darwin e il giovane naturalista di San Miguel nella Azzorre, Francisco de Arruda Furtado è tratta da un CD edito da Istituto Açoriano de Cultura e da Istituto Cultural de Punta Delgada i cui siti sono rispettivamente: www.iac-azores.org e www.icpd.pt, che si consiglia vivamente di consultare. Per averne consentito la traduzione e la pubblicazione si ringrazia il Presidente Dr. Jorge Bruno e il Dr. Pedro Cota

 


Riportiamo l’introduzione di Guido Chiesura

Tra giugno e novembre del 1881 intercorre tra il vecchio Darwin, ormai prossimo al tramonto nella sua dimora di Down, e un giovane naturalista, Francisco de Arruda Furtado , che vive e opera a St. Michel, isola delle lontane Azzorre, una corrispondenza scientifica che è a un tempo un inno alla gloria del celebre padre dell’evoluzione e un grido di soccorso da parte di un isolato e incompreso giovane naturalista. E’ questi che scrive per primo, conscio dell’interesse di Darwin per l’isolamento geografico delle specie e desideroso di comunicare al grande Darwin la sua scoperta di un gasteropodo senza apparato riproduttore. Darwin risponde, dà consigli per fare osservazioni sul campo, suggerisce al giovane la lettura del libro di Wallace sulla distrbuzione geografica. L’isolano risponde di aver visto il prezzo del libro su un catalogo e di non poterselo permettere, e subito Darwin gliene manda una copia in omaggio. Darwin parla del giovane a Hooker, che mostra interesse per i suoi erbari, ed ecco che da St. Michel nelle Azzorre parte un plico diretto ai Royal Gardens di Londra, altra isola ma quanto centrale nel mondo scientifico. La deferenza del giovane verso il maestro è limpida, incondizionata e commovente nella sua semplicità; dall’atteggiamento del vecchio traspare la nostalgia per la ricerca infinita nella natura e il desiderio che non si spenga nel giovane isolano l’entusiasmo che intuisce e di cui sente nostalgia. Il giovane morirà a 33 anni: qualche necrologio su giornali locali e di Lisbona ne ricorderà lo straordinario entusiasmo e le opere scientifiche.


Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons