“Visti da vicino”: il 20 ottobre a Brugherio comincia la nona edizione di “Scienza, ultima frontiera”
Dal 20 ottobre al 1 dicembre a Brugherio torna la rassegna “Scienza, ultima frontiera”. Un viaggio in sei tappe per vedere da vicino l’atomo, la molecola, il dna, l’universo, la luce e il buio, il buio dentro
Il sottotitolo “Le emozioni della scienza” spiega il taglio che avranno le sei conferenze, che si prefiggono di condurre il pubblico non specialistico a condividere quella che Richard Feynman ha definito efficacemente come “la vera molla dell’impresa scientifica”. Non le applicazioni pratiche, che pure sono rilevanti per la vita di tutti, ma l’emozione della scoperta
“che ripaga il duro lavoro e la disciplina mentale”. Una convinzione ampiamente condivisa da tutti i protagonisti della quotidiana ricerca in ogni disciplina scientifica e confermata, se ancora ce ne fosse bisogno, da Elena Cattaneo nel suo ultimo libro “Armati di scienza” quando afferma: “Fra i momenti più belli del fare scienza c’è quello della scoperta. L’emozione è indescrivibile”.
Come tradizione, a parlarci delle più avanzate frontiere delle scoperte scientifiche ci saranno i diretti protagonisti, scienziate e scienziati provenienti da tutta Italia, che entreranno direttamente in relazione con cittadini e cittadine, spiegando, coinvolgendo e rispondendo alle domande del pubblico in sala e collegato in diretta streaming.
Venerdì 20 ottobre è la data del primo appuntamento: ad inaugurare il viaggio sarà Roberto Battiston, fisico, docente all’università di Trento e saggista, impegnato da molti anni a scrutare i segreti della materia nelle sue componenti fondamentali. Ha diretto l’Agenzia Spaziale Italiana dal 2014 al 2018. Racconterà dell’atomo, la base di tutto quanto esiste qui e nell’universo – noi compresi. La scoperta di come è fatto e come funziona un atomo è una delle avventure di conoscenza più appassionanti della storia scientifica, ha aperto la strada alla fisica quantistica, le cui leggi sono così contro-intuitive da apparire bizzarre. Battiston è sempre stato attento alla necessità di fare divulgazione scientifica, ha all’attivo numerosi libri e molti incontri, una guida ideale per conoscere l’atomo, un oggetto così piccolo che non si può vedere direttamente o fotografare, ma che ormai possiamo dire di conoscere molto a fondo.
Secondo appuntamento il venerdì successivo, 27 ottobre, per vedere da vicino la molecola, questa struttura che gli atomi formano unendosi tra loro in vario modo. Siamo nel regno della chimica, una disciplina forse meno di appeal rispetto alla fisica, eppure decisiva, ieri come oggi, nell’avventura della conoscenza di ciò che sta alla base della materia, anche vivente. Speaker della serata sarà Lidia Armelao, che insegna chimica generale e inorganica all’università di Padova e dal 2020 dirige il Dipartimento di scienze chimiche e tecnologie dei materiali del CNR, a Roma. Esperta di materiali innovativi, ha indagato a lungo i segreti della materia nei laboratori di tutto il mondo. È convinta che la chimica, a dispetto dei brutti ricordi che può aver lasciato ai tempi della scuola, sia degna di essere conosciuta, seguita, amata: proverà a convincere il pubblico parlando di molecole fondamentali, astrochimica e questioni legate al riciclo dei materiali.
La tappa di venerdì 3 novembre ha un titolo forse non immediatamente comprensibile: il buio dentro. Si esce dal campo ristretto delle scienze dure, per affidarci alla neuropsichiatria infantile e affrontare con l’aiuto di questa disciplina uno dei fenomeni più rilevanti e gravi dei nostri tempi: la difficoltà di vivere di molti bambini, ragazzi e giovani. La pandemia e il conseguente isolamento sociale hanno aggravato una situazione già preoccupante: poco se ne parla, ma tutti i soggetti che
hanno a che fare con questa fascia di età continuano a lanciare accorati allarmi. Guida in questo delicato campo sarà Antonella Costantino, neuropsichiatra infantile, direttrice dell’area di Salute mentale del Policlinico di Milano. È stata presidente del Sinpia (Società Italiana di Neuropsichiatri dell’età Infantile e adolescenziale); è la responsabile e referente scientifica del Centro Sovrazonale di Comunicazione aumentativa, un servizio che vede la biblioteca di Brugherio come attiva protagonista col progetto Leggere diversamente.
Il DNA sarà al centro della quarta tappa, in programma venerdì 10 novembre. Nell’immaginario collettivo sono entrate l’immagine iconica della sua struttura a doppia elica e la conquista del sequenziamento del genoma umano (era l’anno 2001). Toccherà a Massimo Delledonne, genetista dell’università di Verona, il compito di mostrare da vicino questa componente che sta alla base di ogni forma vivente, vero e proprio codice della vita. Ma davvero lì dentro c’è scritto tutto di noi, il nostro passato e il nostro futuro? Cosa possiamo davvero sapere quando leggiamo il nostro DNA?
Delledonne ha dedicato lunghi anni di ricerca in particolare al sequenziamento e all’interpretazione del genoma umano applicati alla clinica, nonché a come questo lavoro in costante progresso stia profondamente cambiando la medicina che, ogni giorno di più, affianca il dato genetico al dato clinico per migliorare diagnosi, cura e strategie terapeutiche.
Il 17 novembre a essere visto da vicino sarà… tutto l’universo, questa enorme casa in cui abitiamo, dai confini così vasti da essere a malapena immaginabili. Eppure la scienza è riuscita ad avvicinare anche ciò che è lontano miliardi di anni luce, in particolare da quando, un anno e mezzo fa, sono cominciate ad arrivare le incredibili immagini del James Webb Space Telescope. Relatore della serata sarà Adriano Fontana, astrofisico dell’INAF, Osservatorio Astronomico di Roma, nonché membro del team scientifico del nuovo telescopio spaziale, posizionato a un milione e mezzo di km dalla Terra. Le immagini ad altissima definizione che JWST ci invia sono facilmente accessibili, le abbiamo viste tutti, meno noto è che tipo di informazioni ci stanno fornendo e soprattutto come stanno costringendo gli scienziati a rivedere le attuali teorie sulla formazione delle galassie e la storia stessa dell’universo. È in atto una vera e propria rivoluzione cosmologica…
Dopo un venerdì di pausa, il 1 dicembre ci sarà l’incontro conclusivo della rassegna dedicata alle scoperte e alle emozioni della scienza. Al centro saranno la luce e il buio, due componenti che ci accompagnano da sempre, protagonisti complementari di ogni osservazione del cielo stellato.
Toccherà all’astronomo Massimo Della Valle condurre il pubblico a conoscere da vicino queste due componenti, grazie alla familiarità acquisita sul campo, in osservatori di tutto il mondo, con fenomeni astrofisici di alta energia, come novae, supernovae, lampi gamma, controparti elettromagnetiche di sorgenti di onde gravitazionali. Ha diretto l’Osservatorio astronomico di Capodimonte, INAF-Napoli, e dallo scorso anno è socio dell’Accademia dei Lincei. Sa muoversi con grande perizia anche su terreni non strettamente scientifici, come dimostra il suo recente libro “Il tempo della luce” in cui unisce sapientemente il rigore della scienza con il respiro della poesia.
A introdurre e moderare le serate ci sarà anche quest’anno il bibliotecario Ermanno Vercesi, che curerà anche la consueta produzione di info-bibliografie per ogni incontro, che conterranno indicazioni e suggerimenti per continuare ad approfondire i temi trattati nelle varie serate.
Gli incontri si svolgeranno tutti presso la sala del Consiglio Comunale di Brugherio, in piazza C. Battisti 1. Inizio previsto alle ore 21. L’ingresso per il pubblico è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili (non è prevista prenotazione).
Sul canale Youtube della biblioteca è possibile seguire le serate in diretta streaming, è attiva la chat per poter inviare domande da remoto, che si aggiungeranno a quelle del pubblico presente in sala. Approfondimenti sul sito del Comune di Brugherio, sezione biblioteca, e sulla pagina Facebook di quest’ultima.
Per informazioni, rivolgersi alla biblioteca nella sede di via Italia 27 a Brugherio, telefono 039.2893.401, mail: biblioteca@comune.brugherio.mb.it.
Fonte: comunicato stampa