Il viaggio più lungo: la migrazione della sterna artica
La migrazione della sterna codalunga si compie tra l’Artico e l’Antartide per un totale di 70-80.000 km: è il percorso migratorio più lungo finora mai rilevato tra gli animali
Dalla Groenlandia al Mare di Weddell, in Antardite, andata e ritorno: potrebbe essere una fantastica proposta di un tour operator specializzato nei viaggi nelle aree più fredde del pianeta alla scoperta dei ghiacci polari e di iceberg alla deriva, invece si tratta del percorso migratorio più lungo mai scoperto finora. Il protagonista di questo incredibile viaggio è un uccello, la sterna artica o sterna codalunga (Sterna paradisaea), che nidifica sulle coste artiche e trascorre i mesi invernali a ridosso dell’Antartide.
Sebbene fossero note le grandi capacità di volo e le lunghe distanze percorse da questa specie, non si credeva che la sterna artica potesse compiere una migrazione tanto lunga quanto quella che emerge dalle pagine della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Grazie all’applicazione di geolocalizzatori miniaturizzati (1,4 g di peso), che hanno consentito la rilevazione della posizione degli individui su cui sono stati montati durante il corso dell’anno, un gruppo di ricercatori del British Antarctic Survey (BAS) ha tracciato i percorsi migratori di 11 esemplari, rivelando una distanza media percorsa pari a 70.900 km. Trattandosi di un campione casuale di una popolazione naturale, è stata riscontrata grande variabilità tra individui: alcuni, infatti, per raggiungere nei mesi autunnali le aree di svernamento e compiere il percorso opposto in primavera al fine di ritornare nei luoghi adatti alla nidificazione, hanno volato per distanze superiori agli 80.000 km, mentre altri solo, si fa per dire, 60.000 km.
Lo studio ha anche tracciato la direzione delle rotte migratorie, che sono state intraprese lungo le coste sudamericane o africane. Contrariamente a quello che ci si potrebbe aspettare, le sterne non intraprendono un viaggio rettilineo, che rappresenterebbe la strada più breve tra il punto di partenza e quello di arrivo: numerosi individui, infatti, dopo essere giunti dalla Groenlandia sulle coste dell’Africa settentrionale hanno attraversato l’Oceano Atlantico per proseguire nuovamente verso sud nei pressi del Sudamerica. Questo pattern migratorio (come si può vedere nell’immagine in alto) è stato riscontrato anche nella direzione opposta, dall’Antartide alla Groenlandia.
La sterna codalunga lancia la sfida a tutte le altre specie per il primato del regno animale relativo alla migrazione più lunga, ma considerando quali sono i punti di partenza e arrivo dei suoi viaggi annuali, difficilmente qualche altra specie potrà superarla.
Carsten Egevanga,b,1, Iain J. Stenhousec, Richard A. Phillipsd, Aevar Petersene, James W.
Foxd and Janet R. D. Silk, Tracking of Arctic terns Sterna paradisaea reveals longest animal migration, PNAS, print January 11, 2010, doi: 10.1073/pnas.0909493107
Immagine: Greenland Institute of Natural Resources
Sebbene fossero note le grandi capacità di volo e le lunghe distanze percorse da questa specie, non si credeva che la sterna artica potesse compiere una migrazione tanto lunga quanto quella che emerge dalle pagine della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Grazie all’applicazione di geolocalizzatori miniaturizzati (1,4 g di peso), che hanno consentito la rilevazione della posizione degli individui su cui sono stati montati durante il corso dell’anno, un gruppo di ricercatori del British Antarctic Survey (BAS) ha tracciato i percorsi migratori di 11 esemplari, rivelando una distanza media percorsa pari a 70.900 km. Trattandosi di un campione casuale di una popolazione naturale, è stata riscontrata grande variabilità tra individui: alcuni, infatti, per raggiungere nei mesi autunnali le aree di svernamento e compiere il percorso opposto in primavera al fine di ritornare nei luoghi adatti alla nidificazione, hanno volato per distanze superiori agli 80.000 km, mentre altri solo, si fa per dire, 60.000 km.
Lo studio ha anche tracciato la direzione delle rotte migratorie, che sono state intraprese lungo le coste sudamericane o africane. Contrariamente a quello che ci si potrebbe aspettare, le sterne non intraprendono un viaggio rettilineo, che rappresenterebbe la strada più breve tra il punto di partenza e quello di arrivo: numerosi individui, infatti, dopo essere giunti dalla Groenlandia sulle coste dell’Africa settentrionale hanno attraversato l’Oceano Atlantico per proseguire nuovamente verso sud nei pressi del Sudamerica. Questo pattern migratorio (come si può vedere nell’immagine in alto) è stato riscontrato anche nella direzione opposta, dall’Antartide alla Groenlandia.
La sterna codalunga lancia la sfida a tutte le altre specie per il primato del regno animale relativo alla migrazione più lunga, ma considerando quali sono i punti di partenza e arrivo dei suoi viaggi annuali, difficilmente qualche altra specie potrà superarla.
Riferimenti:
Carsten Egevanga,b,1, Iain J. Stenhousec, Richard A. Phillipsd, Aevar Petersene, James W. Foxd and Janet R. D. Silk, Tracking of Arctic terns Sterna paradisaea reveals longest animal migration, PNAS, print January 11, 2010, doi: 10.1073/pnas.0909493107
Immagine: Greenland Institute of Natural Resources
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.