A Roma la terza edizione del simposio “Mente fatta a mano – come la mano influenza chi siamo”

mente fatta a mano

Il simposio di quest’anno si terrà il 13 ottobre all’università Sapienza, sarà incentrato sull’evoluzione e sulla rappresentazione cerebrale della mano

Venerdì 13 ottobre 2023 nell’Aula 301 – terzo piano dell’edificio D in viale Regina Elena, 295 – della Scuola superiore di studi avanzati Sapienza si terrà la terza edizione del simposio “Mente fatta a mano – come la mano influenza chi siamo”. Il tema di quest’anno sarà incentrato sull’evoluzione e sulla rappresentazione cerebrale della mano. Scopo dell’evento è divulgare le più recenti scoperte scientifiche in questo ambito e gli sviluppi tecnologici.  Tra gli oratori, Emiliano Bruner parlerà della simultanea evoluzione del cervello e della mano, Matthew Longo discuterà delle distorsioni delle rappresentazioni mentali della mano, Maurizio Corbetta terrà una lectio magistralis sull’architettura e sulle funzioni dell’attività spontanea del cervello sano e patologico e Domenico Prattichizzo esporrà in una lectio magistralis l’avanzamento della tecnologia di dispositivi aptici.   Gli organizzatori del simposio sono i ricercatori del laboratorio coordinato da Viviana Betti. Con l’impiego combinato di tecniche per lo studio del cervello, come elettroencefalografia, risonanza magnetica funzionale, cinematica e studi comportamentali, il gruppo di ricerca, mediante il progetto HANDmade, mira a studiare in maniera innovativa come l’interazione tra corpo e ambiente plasma l’attività cerebrale. Le attività del gruppo hanno ricevuto il finanziamento dal Consiglio europeo della ricerca (European research council – ERC).  I posti sono limitati. Per partecipare all’incontro gli organizzatori invitano a compilare il form entro il 10 ottobre.

Per maggiori informazioni:
https://www.cosynclab.it/2023.html 

Sull’argomento, su Pikaia puoi leggere l’articolo di Annapaola Fedato Archeologia cognitiva: la mente fossilizza?

Archeologia cognitiva: la mente fossilizza?
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L’archeologia cognitiva e il suo contributo allo studio delle specie umane antiche: intervista alla dottoressa Annapaola Fedato