Aldrovandi 500: a Ozzano (Bologna) la mostra “Animali fantastici e mostruosi. Realtà e visione nella Monstrorum historia di Ulisse Aldrovandi”

animali fantastici e mostruosi

Una nuova esposizione con al centro le accurate descrizioni e interpretazioni di mostruosità osservate in un trattato scritto nel Cinquecento e la teratologia veterinaria, scienza che indaga le malformazioni animali nella realtà

Cosa accomuna le creature fantastiche illustrate nella Monstrorum historia di Ulisse Aldrovandi e i preparati teratologici conservati dal 1863 nella Collezione di Anatomia Patologica e Teratologia Veterinaria “Alessandrini-Ercolani”? Qual è il legame tra le accurate descrizioni e interpretazioni di mostruosità osservate – o anche solo immaginate – di un trattato scritto nel Cinquecento, attribuite postume ad Aldrovandi, e la teratologia veterinaria, scienza che indaga le malformazioni animali nella realtà?

L’immaginario favoloso di Ulisse Aldrovandi (1522-1605) si fonde e si sovrappone con la rappresentazione veritiera dei preparati in cera di Cesare Bettini (1801-1855), degli impagliati e degli scheletri collezionati per la Scuola di Medicina Veterinaria di Bologna da Antonio Alessandrini (1786 -1861) e Giovanni Battista Ercolani (1817-1883). Animali senza arti, con teste doppie o mostruosamente deformi, corpi doppi uniti, tutti raffigurati nelle pagine della Monstrorum historia, prendono corpo reale e trovano una spiegazione scientifica.

Nasce così la mostra “Animali fantastici e mostruosi. Realtà e visione nella Monstrorum historia di Ulisse Aldrovandi”, organizzata nell’ambito di Aldrovandi 500, che intende accompagnare il visitatore lungo un percorso espositivo che attraversa il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, e ripercorre, argomento per argomento, i capitoli fondamentali della teratologia; si potrà così comprendere cosa sia il monstrum e quali siano le cause che portano alla genesi delle principali malformazioni animali, concludendo la visita nella Collezione di Anatomia Patologica e Teratologia Veterinaria “Alessandrini-Ercolani”, dove arte e scienza dialogano tra centinaia di preparati di anomalie congenite e acquisite

A completare il viaggio attraverso la storia della scienza teratologica, il visitatore avrà l’opportunità di osservare nel dettaglio, dal proprio dispositivo mobile, le ricostruzioni tridimensionali di alcuni dei preparati esposti, realizzate tramite fotogrammetria dinamica in collaborazione con il DiMO LAB dell’Università di Liverpool.

La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile fino a fine maggio 2024 presso la Collezione di Anatomia Patologica e Teratologia Veterinaria “Alessandrini-Ercolani”, via Tolara di Sopra 50, Ozzano dell’Emilia (BO).

Per maggiori informazioni, visita il sito web dedicato.

Fonte: comunicato stampa