Almanacco della scienza
MicroMega 1/2012 – Almanacco della scienzaHomo sapiens: l’avventura della ‘scimmia nuda’ che tutti noi siamo, e che avrebbe potuto non accadere maiSommario È dedicato all’avventura di Homo sapiens il nuovo Almanacco della scienza di MicroMega in edicola dal 24 gennaio. Curato da Telmo Pievani, che firma anche l’articolo di apertura dedicato alla contingenza dell’evoluzione umana, il volume ospita contributi di […]
MicroMega 1/2012 – Almanacco della scienza
Homo sapiens: l’avventura della ‘scimmia nuda’ che tutti noi siamo, e che avrebbe potuto non accadere mai
È dedicato all’avventura di Homo sapiens il nuovo Almanacco della scienza di MicroMega in edicola dal 24 gennaio. Curato da Telmo Pievani, che firma anche l’articolo di apertura dedicato alla contingenza dell’evoluzione umana, il volume ospita contributi di grandi paleoantropologi, archeologi, antropologi di tutto il mondo che raccontano le più recenti scoperte sull’evoluzione degli ominini. Tim D. White, uno dei massimi paleoantropologi contemporanei, scopritore di Ardipithecus ramidus e di Homo sapiens idaltu, racconta la sua esperienza di studioso in una valle africana, spiegandoci come la nostra linea evolutiva non sia mai stata sola, mentre Bernard Wood spiega perché non siamo discendenti ma cugini di scimpanzé e gorilla. Lee Berger descrive la sua eccezionale scoperta sudafricana di Australopithecus sediba mentre Zenobia Jacobs e Richard G. Roberts propongono una nuova ipotesi sull’evoluzione cognitiva di Homo sapiens, legata alle sue espansioni demografiche. Due contributi, di Fabio di Vincenzo e Giorgio Manzi il primo e di Philip Lieberman e Robert McCarthy il secondo, si concentrano su un altro aspetto centrale dell’evoluzione di Homo sapiens, che oggi possiamo finalmente cominciare a decifrare: il linguaggio. Una sezione dell’Almanacco, con scritti di David Abulafia, Marco Aime e Juan Luis Arsuaga, è dedicata ai difficili rapporti che gli «umani» hanno sempre intrattenuto, dai tempi dei Neandertal fino ad oggi, con gli «altri umani». Chiude l’Almanacco uno «scherzo»: Fabrizio Tassi racconta l’avventura di Dio, che si è fatto di nuovo uomo.