E’ utile collezionare la biodiversità?
Interessante dibattito su Science sugli effetti della raccolta di specie naturali a scopo scientifico: pericolosa pressione antropica o utile strumento per la conservazione?
L’ultimo numero di Science presenta un acceso scambio di lettere tra esperti biologi della conservazione che si sfidano sull’utilità della raccolta e del sacrificio di esemplari di specie a scopo scientifico: sono pratiche utili o dannose per la biodiversità?
Un nutrito gruppo di biologi sostiene che questa procedura sia un fondamentale strumento per comprendere le differenze tra popolazioni e i loro adattamenti, quindi utile per la conservazione degli organismi in natura (Specimen collection: an essential tool). Ad esempio, questo strumento può servire per comprendere la diffusione di alcune malattie nel tempo o l’adattamento ai cambiamenti climatici sul lungo periodo (in particolare, utilizzando serie storiche di esemplari raccolti nel tempo) delle popolazioni naturali. Questo articolo è la risposta ad uno pubblicato sulla stessa rivista il mese scorso, che sosteneva, al contrario, che il continuo prelievo di organismi dalle loro popolazioni naturali anche a scopo scientifico può costituire un grave danno per la biodiversità, soprattutto per le specie che hanno una distribuzione limitata (Avoiding (re)extinction). Questi stessi autori hanno già ulteriormente replicato (Specimen collection: an essential tool – response), sempre sull’ultimo numero di Science, proponendo valide alternative al sacrificio di animali e piante, quali l’utilizzo di meccanismi di marcatura non letali, di raccolta di immagini ad alta risoluzione e di registrazioni video e audio. Ma sono procedure paragonabili?
Il punto finale, per ora, della vicenda lo mette un articolo di commento, che traccia le future prospettive per questo tipo di ricerche (Specimen collection: plan for the future), in cui si evidenzia la necessità di conciliare queste due visioni contrastanti nel perseguire l’obiettivo comune della tutela della biodiversità.
Andrea Romano
Immagine da Wikimedia Commons
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.