Titolo: Serendipity – The Unexpected in Science

Autore: Telmo Pievani

Traduttore:  Michael Gerard Kenyon

Editore ‏ : ‎ The MIT Press

Lingua ‏ : ‎ Inglese

Copertina rigida ‏ : ‎ 216 pagine

ISBN-10 ‏ : ‎ 0262049155

ISBN-13 ‏ : ‎ 978-0262049153

Dopo Imperfezione MIT press pubblica anche la traduzione di Serendipità, uscito nel 2021 per i tipi di Cortina. Segnaliamo l’intervista all’autore realizzata Matthew Reisz per Times of Higher Education.

Nel corso dell’intervista, Pievani ha sottolineato l’importanza del ruolo della serendipità nelle scoperte scientifiche, citando vari esempi di come la curiosità e il caso abbiano portato a scoperte significative. Ha menzionato il caso del biologo marino giapponese Osamu Shimomura, che studiando le meduse ha scoperto accidentalmente l’equorina, una proteina oggi fondamentale in biologia, guadagnandosi un Premio Nobel. Pievani ha argomentato che, sebbene la “big science“, che richiede grandi risorse e dati, sia essenziale in campi come la fisica teorica e la ricerca sul cervello, è altrettanto cruciale creare spazi per la “piccola scienza” e per una scienza più lenta, meno orientata alla produzione costante di pubblicazioni.

Pievani ha anche discusso l’importanza di investire parte dei fondi in ricerche ad alto rischio condotte da giovani ricercatori, sostenendo che, sebbene vi sia un alto rischio di fallimento, queste ricerche possono portare a importanti applicazioni nel lungo periodo. Nel suo dipartimento all’Università di Padova, hanno adottato un approccio che premia chi propone nuove linee di ricerca, spesso portando a successi come l’ottenimento di finanziamenti dal Consiglio Europeo della Ricerca.

Inoltre, Pievani ha evidenziato il valore dell’interdisciplinarità, in particolare nello studio dell’evoluzione umana, dove diverse discipline devono collaborare per produrre nuove scoperte. Ha anche riflettuto su come società più aperte, come quelle europee e nordamericane, potrebbero concentrarsi su grandi questioni fondamentali in cui la serendipità gioca un ruolo centrale, invece di competere direttamente con approcci più autoritari e pianificati, come quello adottato dalla Cina.