La famiglia reale del Tirannosauro

Tyrannosaurus

Una recente ricerca, basata sullo studio di 37 individui fossili di Tyrannosaurus, getta luce sulla storia del genere. Non si tratterebbe di una sola specie, Tyrannosaurus rex, ma di 3, grazie all’identificazione di Tyrannosaurus imperator e Tyrannosaurus regina.

Fin dalla sua scoperta, Tyrannosaurus rex è stato un dinosauro unico nel suo genere. Letteralmente: è l’unica specie all’interno del genere Tyrannosaurus, benché la sua famiglia, Tyrannosauridae, sia piuttosto estesa. Una recente ricerca, basata sullo studio di 37 esemplari di T. rex a vari livelli di completezza, suggerisce invece che non sia una sola specie, ma 3 diverse, separate da tempo e morfologia: Tyrannosaurus imperator, Tyrannosaurus regina e Tyrannosaurus rex. I risultati della ricerca possono essere consultati in questo articolo, pubblicato sulla rivista Evolutionary Biology.

Le specie del tiranno
Per valutare il tasso di variabilità intraspecifica, i 37 individui di Tirannosauro sono stati confrontati con 14 esemplari di
Allosaurus fragilis, uno dei grandi carnivori giurassici più famosi e meglio conosciuti. A differenza dei reperti di T. rex, raccolti da una grande quantità di siti sul territorio statunitense, gli Allosauri esaminati provengono tutti dalla Clevelandl-Lloyd Dinosaur Quarry, nello Utah, e rappresentano una popolazione che ha vissuto nello stesso luogo in un periodo ristretto di tempo; è perciò dato per assodato che si tratti della stessa specie.

Il tasso di differenza tra gli scheletri di Allosauro è ben dentro i limiti della diversità intraspecifica, ma lo stesso non può dirsi dei Tirannosauri. Anche tenendo conto del dimorfismo sessuale e della variabilità tra individui adulti e sub-adulti, le differenze tra i 37 T. rex sono maggiori di quelle tipicamente riscontrate nella stessa specie.

Queste differenze si basano sulla robustezza dello scheletro, in particolare del femore, e la presenza di denti incisiformi (i denti più avanzati nella mandibola del Tirannosauro, con una sezione a forma di D).

La morfologia cambia nel tempo
L
e variazioni non sono distribuite casualmente, ma sono divise cronologicamente. In particolare, i ricercatori hanno notato come gli esemplari più antichi fossero dotati di due incisiformi e di un elevato grado di robustezza. Nell’ultimissima parte del Cretaceo, invece, sono stati presenti due tipi di Tyrannosaurus, entrambi con un solo incisiforme; uno aveva ancora uno scheletro molto robusto, mentre l’altro era caratterizzato da una maggiore gracilità, soprattutto del femore.

Il quadro ricostruito dai paleontologi è quello di una specie ancestrale, molto robusta e ancora dotata di due incisiformi, dalla quale si sono evolute due specie sorelle. Entrambe liberatesi del carattere antico del doppio incisiforme, una aveva ereditato la robustezza della specie “paterna”, mentre l’altra era più snella e gracile, probabilmente un adattamento per una caccia più efficace.

Le variazioni morfologiche sono state ritenute abbastanza significative da determinare ben 3 specie diverse. Per mantenere una nomenclatura regale, queste sono state nominate Tyrannosaurus imperator (la forma ancestrale), Tyrannosaurus regina (la forma gracile), e Tyrannosaurus rex (la specie derivata robusta).

Risultati ancora da confermare

Una ricerca in grado di rivoluzionare il nostro modo di vedere il dinosauro più famoso di sempre, ma sono i ricercatori stessi che richiamano alla cautela. Benché le prove spingano nella direzione delle 3 specie, non è ancora possibile escludere del tutto che il genere Tyrannosaurus fosse dotato di un’elevata diversità intraspecifica o un peculiare dimorfismo sessuale. Inoltre, alcuni degli esemplari esaminati sono di collocazione stratigrafica incerta.

Riferimenti:
G.S. Paul et al. The Tyrant Lizard King, Queen and Emperor: Multiple Lines of Morphological and Stratigraphic Evidence Support Subtle Evolution and Probable Speciation Within the North American Genus Tyrannosaurus. Evol Biol, published online March 1, 2022; doi: 10.1007/s11692-022-09561-5

Immagine: ScottRobertAnselmo, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons