La giovane Denisova del Laos
Proviene dal Laos un dente di uomo di Denisova tra i 164.000 e i 131.000 anni di età. Appartenente a una bambina giovanissima, è un tassello in più per conoscere questa specie.
È stato trovato in Laos un dente di giovane ominide, rinvenuto nella caverna Tam Ngu Hao 2, nella Catena Annamita. Tramite studi morfologici, è stato determinato che si tratta di una Denisova di giovane età. La ricerca, molto importante per espandere la conoscenza di questa specie e del genere Homo nel sud-est asiatico, è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications in questo articolo.
La scoperta è avvenuta nel Dicembre 2018, durante lo scavo di un blocco di breccia (un tipo di roccia sedimentaria formata da ghiaia e granuli di dimensioni diverse) nella caverna Tam Ngu Hao 2, nota anche come Cobra Cave, provincia di Huà Pan. Il sito è nell’area attorno la caverna Tam Pà Ling, dove nel 2009 è stato trovato un cranio di Homo sapiens di circa 63.000 anni, ed è stato scoperto a seguito di una campagna di survey (un’esplorazione per cercare siti archeologici).
L’antico dente
Il reperto è la corona di un molare permanente inferiore sinistro. L’assenza di usura, unita alla radice in fase di formazione, suggeriscono che il dente non fosse ancora spuntato al momento della morte. Il molare (la cui morfologia è compatibile sia con un primo che con un secondo), sarebbe quindi appartenuto a un individuo molto giovane, tra i 3,5 e gli 8,5 anni di età.
L’analisi morfologica ha mostrato come il dente scoperto in Laos abbia numerose somiglianze con i famosi reperti trovati in Tibet (su Pikaia ne ha parlato qui e qui), abbastanza per poterlo attribuire ai Denisova. L’ambiente caldo e umido del Laos purtroppo ha impedito la conservazione del DNA, ma l’analisi di alcune proteine (Amelogenine) dello smalto ha permesso di concludere che probabilmente fosse una femmina. Fauna e datazioni
La caverna Tam Ngu Hao 2 non ha restituito solo un dente di Denisova però, ma anche resti paleontologici di un complesso insieme faunistico dominato da grandi erbivori, tra cui Stegodon (un antico proboscidato simile ai modernia lefanti), oltre a rinoceronti e bovidi. Alcuni dei reperti faunistici, insieme a parte del sedimento, sono stati usati per ottenere delle datazioni assolute, che pongono il momento della morte della giovane Denisova tra 164.000 e 131.000 anni fa.
La scoperta è molto importante non solo perché amplia la scarsa quantità di reperti umani pleistocenici provenienti dal sud est asiatico, ma permette di migliorare la conoscenza sulla diffusione dei Denisovani, tra nostri parenti più elusivi. Questo dente, inoltre, testimonia come la regione sia stata un punto caldo per la diversità del genere Homo nel Pleistocene medio e superiore, con la presenza di ben 5 esponenti: Homo erectus, Homo neanderthalensis/Denisova, Homo floresiensis, Homo luzonensis e la nostra specie. Riferimenti: F. Demeter et al. 2022. A Middle Pleistocene Denisovan molar from the Annamite Chain of northern Laos. Nat Commun 13, 2557; doi: 10.1038/s41467-022-29923-z Immagine: ritratto di una giovane denisova, realizzato dall’artista Maayan Harel sulla base dei dati genetici prodotti da uno studio del 2019.
L’antico dente
Il reperto è la corona di un molare permanente inferiore sinistro. L’assenza di usura, unita alla radice in fase di formazione, suggeriscono che il dente non fosse ancora spuntato al momento della morte. Il molare (la cui morfologia è compatibile sia con un primo che con un secondo), sarebbe quindi appartenuto a un individuo molto giovane, tra i 3,5 e gli 8,5 anni di età.
L’analisi morfologica ha mostrato come il dente scoperto in Laos abbia numerose somiglianze con i famosi reperti trovati in Tibet (su Pikaia ne ha parlato qui e qui), abbastanza per poterlo attribuire ai Denisova. L’ambiente caldo e umido del Laos purtroppo ha impedito la conservazione del DNA, ma l’analisi di alcune proteine (Amelogenine) dello smalto ha permesso di concludere che probabilmente fosse una femmina. Fauna e datazioni
La caverna Tam Ngu Hao 2 non ha restituito solo un dente di Denisova però, ma anche resti paleontologici di un complesso insieme faunistico dominato da grandi erbivori, tra cui Stegodon (un antico proboscidato simile ai modernia lefanti), oltre a rinoceronti e bovidi. Alcuni dei reperti faunistici, insieme a parte del sedimento, sono stati usati per ottenere delle datazioni assolute, che pongono il momento della morte della giovane Denisova tra 164.000 e 131.000 anni fa.
La scoperta è molto importante non solo perché amplia la scarsa quantità di reperti umani pleistocenici provenienti dal sud est asiatico, ma permette di migliorare la conoscenza sulla diffusione dei Denisovani, tra nostri parenti più elusivi. Questo dente, inoltre, testimonia come la regione sia stata un punto caldo per la diversità del genere Homo nel Pleistocene medio e superiore, con la presenza di ben 5 esponenti: Homo erectus, Homo neanderthalensis/Denisova, Homo floresiensis, Homo luzonensis e la nostra specie. Riferimenti: F. Demeter et al. 2022. A Middle Pleistocene Denisovan molar from the Annamite Chain of northern Laos. Nat Commun 13, 2557; doi: 10.1038/s41467-022-29923-z Immagine: ritratto di una giovane denisova, realizzato dall’artista Maayan Harel sulla base dei dati genetici prodotti da uno studio del 2019.
Dopo la laurea magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia, conseguita presso l’Università di Ferrara, si iscrive al master in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della Scienza, grazie al quale inizia a collaborare con Pikaia. Con l’intenzione di continuare la divulgazione della scienza, in particolare della paleontologia, ha partecipato alla fondazione dell’associazione La Lampada delle Scienze.