L’Assessore alla Cultura di Brescia replica al prof. Giacobini

Leggo che nel Vostro sito web avete pubblicato, accanto alla mia fotografia, quanto segue:  “Il creazionismo in un pubblico Museo di Storia Naturale?Il Presidente dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici, deputata a vigilare e tutelare i musei scientifici e tutto ciò che rappresentano, ha inviato all’Assessore alla Cultura del Comune di Brescia (nella foto) una dura e autorevole lettera di protesta a […]

Leggo che nel Vostro sito web avete pubblicato, accanto alla mia fotografia, quanto segue:

 
Il creazionismo in un pubblico Museo di Storia Naturale?

Il Presidente dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici, deputata a vigilare e tutelare i musei scientifici e tutto ciò che rappresentano, ha inviato all’Assessore alla Cultura del Comune di Brescia (nella foto) una dura e autorevole lettera di protesta a seguito della scandalosa organizzazione di conferenze creazioniste presso l’Auditorium del locale Museo di Storia Naturale.

Egr. avv. Andrea Arcai
Assessore alla Cultura
Comune di Brescia
Piazza della Loggia 1
25100 Brescia

e, p.c.
Egr. dott.Paolo Schirolli
Museo Civico di Storia Naturale
Via Ozanam 4
25100 Brescia

Torino, 14 luglio 2009

Oggetto: conferenze creazioniste

(Pikaia ne ha parlato qui – Ocasapiens di Sylvie Coyaud qui)

“Egregio Assessore,

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici è stato sollecitato da numerosi soci che sono venuti a conoscenza, grazie a vari mezzi di comunicazione (web, quotidiani, settimanali), delle tre conferenze creazioniste recentemente tenute da un ingegnere elettronico, Stefano Bertolini, presso l’Auditorium del Museo di Scienze Naturali di Brescia.

A nome del Consiglio Direttivo esprimo il profondo rammarico nei confronti di iniziative di questo tipo che, per il loro carattere antiscientifico, antistorico e anticulturale, non possono che danneggiare gravemente l’immagine di un’istituzione così prestigiosa come il Museo di Scienze Naturali di Brescia, da anni nostro socio istituzionale. Premesso che l’Amministrazione Comunale può decidere l’utilizzo dell’Auditorium nel modo che ritiene opportuno, spiace che l’iniziativa sopra citata inevitabilmente interferisca con gli obiettivi scientifici del Museo.

Voglia gradire i più cordiali saluti.

Il Presidente
prof. Giacomo Giacobini
 
 
 
In difesa della mia onorabiltà; del mio decoro e della mia professionibilità, sia come privato cittadino, sia come Assessore alla Cultura del Comune di Brescia, sia come professionista Vi invito a pubblicare con lo stesso rilievo il messaggio di posta elettronica ho che inviato in data odierrna al prof. Giacobini, il cui testo è il seguente:

“Egregi signori

PROF. GIACOMO GIACOBINI

PROF. BRUNO SABELLI

In relazione alle Vostre missive di cui all’oggetto sono rimasto molto in dubbio se rispondere o meno in quanto, francamente, mi sembravano veramente assurdo da un punto di vista del diritto che, spero che condividiate, viene prima di qualsiasi opinione politica, scientifica, religiosa o culturale.

1. In primo luogo, credo che siate consapevoli del fatto che un assessore, in quanto organo di un Comune, deve agire nell’ambito dei principi fissati dalla legge o dallo statuto comunale, secondo il principio di sussidiarietà;

2. in secondo luogo, credo che siate sicuramente informati sul fatto che la DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, sostiene nel proprio Preambolo:  che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo e che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell’uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;

3. in terzo luogo, sono altrettanto sicuro che siate consapevoli che la stessa DICHIARAZIONE UNIVERSALE prevede che all’Articolo 1: tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza e che all’Articolo 2 prevede che: ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione;

4. in quarto luogo, non Vi sarà sfuggito che la CARTA EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO sancisce all’Articolo 9 – Libertà di pensiero, di coscienza e di religione che: 1. Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, così come la libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l’insegnamento, le pratiche e l’osservanza dei riti. 2. La libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo non può essere oggetto di restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e costituiscono misure necessarie, in una società democratica, per la pubblica sicurezza, la protezione dell’ordine, della salute o della morale pubblica, o per la protezione dei diritti e della libertà altrui. All’Articolo 10 – Libertà di espressione che: 1. Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. Il presente articolo non impedisce agli Stati di sottoporre a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, di cinema o di televisione. 2. L’esercizio di queste libertà, poiché comporta doveri e responsabilità, può essere sottoposto alle formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni che sono previste dalla legge e che costituiscono misure necessarie, in una società democratica, per la sicurezza nazionale, per l’integrità territoriale o per la pubblica sicurezza, per la difesa dell’ordine e per la prevenzione dei reati, per la protezione della salute o della morale, per la protezione della reputazione o dei diritti altrui, per impedire la divulgazione di informazioni riservate o per garantire l’autorità e l’imparzialità del potere giudiziario. All’Articolo 11 – Libertà di riunione e di associazione  che: 1. Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà d’associazione, ivi compreso il diritto di partecipare alla costituzione di sindacati e di aderire ad essi per la difesa dei propri interessi. 2. L’esercizio di questi diritti non può essere oggetto di restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e costituiscono misure necessarie, in una società democratica, per la sicurezza nazionale, per la pubblica sicurezza, per la difesa dell’ordine e la prevenzione dei reati, per la protezione della salute o della morale e per la protezione dei diritti e delle libertà altrui. Il presente articolo non vieta che restrizioni legittime siano imposte all’esercizio di questi diritti da parte dei membri delle forze armate, della polizia o dell’amministrazione dello Stato;

5. in quinto luogo, in quanto Voi uomini di scienza e diritto (il prof. Sabelli è disponibile a fornire lezioni di educazione civica) conoscerete a memoria quegli articoli della COSTITUZIONE REPUBBLICANA per la quale la nostra Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale; tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese;

6. in sesto luogo, devo ammettere che forse non eravate a conoscenza del fatto lo Statuto del Comune di Brescia garantisce a tutti i cittadini, indipendentemente dalle condizioni sociali e personali, uguali opportunità di accesso e di fruizione dei servizi pubblici.

Di conseguenza quando concedo una sala di proprietà comunale, il sottoscritto avvocato e assessore prima rispetta la legge e lo Statuto comunale, che gli impongono di non fare nessuna differenza tra idee politiche, religiose, scientifiche, o opinioni culturali; poi verifica che la sala non venga concessa a chi voglia predicare la commissione di reati, la violenza, la pedofilia, il razzismo, o propagandare opinioni politiche in contrasto con la nostra Costituzione.

Voi, poi, affermate che il ”creazionismo” ha “un carattere antiscientifico, antistorico e anticulturale”.

Vi pregherei di specificarmi a che tipo di “creazionismo” Vi riferite: Creazionismo della Terra vecchia; Creazionismo della Terra giovane; Creazionismo islamico; Creazionismo non religioso; Società Internazionale per la Coscienza di Krishna; all’Interpretazione allegorica della Genesi; posizione della Chiesa cattolica.

In relazione a tale ultima posizione ricordo le parole del Papa Benedetto XVI che ha recentemente affermato: trovo che le parole di questo Padre del IV secolo  siano di un’attualità sorprendente quando dice: ‘Alcuni, tratti in inganno dall’ateismo che portavano dentro di sé, immaginarono un universo privo di guida e di ordine, come in balìa del caso’. Quanti sono questi “alcuni” oggi. Essi, tratti in inganno dall’ateismo, ritengono e cercano di dimostrare che è scientifico pensare che tutto sia privo di guida e di ordine, come in balìa del caso. Il Signore con la Sacra Scrittura risveglia la ragione che dorme e ci dice: all’inizio è la Parola creatrice. All’inizio la Parola creatrice – questa Parola che ha creato tutto, che ha creato questo progetto intelligente che è il cosmo – è anche amore.

Forse che il Papa sia un pericoloso “antiscientifico, antistorico e anticulturale”?

Oppure dobbiamo pensare alla creazione per opera divina, ma riconoscere la teoria dell’evoluzione e le altre scoperte della scienza: fede e scienza avrebbero quindi ambiti di competenza completamente separati. Mi sembra di ricordare che lo stesso Darwin visse una lacerante lotta interiore perché non riusciva a conciliare la sua teoria, che prevede che gli esseri viventi siano frutto del caso, con i principi teologici a cui era stato educato.

Cari Professori, Voi dovete rendere conto solo alla scienza e alla Vostra Università o alla Vostra associazione o alla Vostra coscienza e credo che nella Vostra professione siate sicuramente i migliori, ma io sono un semplice politico, che deve rispettare e fare rispettare la legge e deve evitare, quando, compie un piccolo e semplice atto amministrativo, come la concessione di una sala pubblica, ingiustizie e discriminazioni.

Saranno, poi, i cittadini che mi hanno eletto “direttamente” con il loro voto e la loro preferenza, che giudicheranno se ho fatto bene o male come, del resto, saranno i cittadini che hanno partecipato alla conferenza di cui trattasi che avranno giudicato se l’ingegnere elettronico  ha detto delle baggianate o meno.

Forse da semplice politico, forse ancora un po’ ingenuo e sempliciotto in quanto faccio l’Assessore da poco di più di un anno, credo ancora al buon senso della gente e all’intelligenza di un Popolo, che sappia ancora discriminare tra ciò che è bene e ciò che è male usando semplicemente la propria testa: non è forse così anche per Voi?

Fatemelo sapere con cortese sollecitudine, soprattutto per quanto riguarda il prof. Giacomo Giacobini, in quanto finché io sarò Assessore alla Cultura di Brescia, il Comune non parteciperà certo ad associazioni che non rispettano fino in fondo i principi dettati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo; dalla Carta Europea dei Diritti dell’Uomo; dalla Costituzione Repubblicana e dallo Statuto del Comune di Brescia.

Nella speranza di aver chiarito la mia posizione, porgo distinti saluti.

Andrea Arcai”



Riservata ogni più opportuna azione a tutela della mia onorabiltà; del mio decoro e della mia professionibilità.

Nella certezza dell’accoglimento del mio diritto di replica, porgo distinti saluti.

Andrea Arcai