Quanto era grande il megalodonte?

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Per la prima volta sono state determinate le dimensioni del megalodonte, il più grande squalo finora noto, al di là della sua lunghezza totale

Il megalodonte (Otodus o Carcharocles megalodon) ha dominato mari e oceani del mondo tra l’inizio del Miocene e la fine del Pliocene, cioè tra i 23 e i 2,5 milioni di anni fa circa. È stato probabilmente il più grande squalo mai esistito, con una lunghezza tra i 15 e i 18 metri, stimata tramite la grandezza dei suoi denti fossili, unici reperti conosciuti del grande animale. Ma a parte la lunghezza totale sappiamo qualcosa sulle sue dimensioni e proporzioni? Dei ricercatori britannici propongono una risposta in questo articolo su Scientific Reports, tramite l’uso di una serie di formule matematiche.

Il megalodonte è parte integrante della cultura pop, è stato protagonista di una grande quantità di film e più o meno tutti sanno di cosa si parla quando lo si nomina. Per buone ragioni: questo gigantesco squalo è stato per circa 21 milioni di anni il più grande predatore degli oceani, e i fossili di balena ritrovati con denti di megalodonte incastrati nelle ossa testimoniano che niente era al sicuro da lui.

Purtroppo sul suo aspetto non si sa nulla di certo. Aveva uno scheletro cartilagineo, la norma per gli squali, e questo rende difficilissima la fossilizzazione. Il megalodonte viene solitamente raffigurato come una versione extralarge dell’attuale squalo bianco, ma le due specie non sono direttamente imparentate. Il paragone non è però campato in aria. Il megalodonte è stato infatti determinato all’interno dell’ordine Lamniformes, di cui fanno parte 16 specie di squali ancora viventi, tra cui lo squalo bianco. Squali di taglie differenti sono geometricamente simili riguardo la forma fisica, e questo è la base della ricerca qui descritta.

All’interno dei lamniformi sono state selezionate cinque specie ecologicamente simili al megalodonte (si tratta cioè di macropredatori). Dato che la morfologia dei lamniformi è fortemente associata al loro contesto ecologico si può supporre che la forma base condivisa da queste specie sia applicabile anche al megalodonte. Queste specie sono il già citato squalo bianco, lo Squalo Mako, lo Squalo Mako pinna lunga, lo Squalo Salmone e lo Smeriglio. Le misure di questi squali sono state utilizzate per creare un modello statistico che, messo alla prova, è stato in grado di determinare accuratamente le dimensioni di specie già conosciute. Una volta definito il modello matematico è bastato scalare le proporzioni per la lunghezza totale stimata.

È stato determinato che un megalodonte lungo 16 metri doveva avere una testa lunga 4,65 metri e una pinna dorsale e coda alte rispettivamente 1,62 e 3,85 metri, oltre ad un ulteriore quantità dimensioni riferite ad altre parti anatomiche. Basta fare un paragone con l’altezza di un umano medio per rendersi conto di quanto fosse gigantesco questo super predatore.

Questa ricerca è la prima stima quantitativa delle dimensioni del megalodonte al di là della sua lunghezza totale, ed è un importante passo avanti per la comprensione e la ricostruzione di questo predatore che è ormai parte del nostro immaginario.


Riferimenti:
J.A. Cooper et al. 2020. Body dimensions of the extinct giant shark Otodus megalodon: a 2D reconstruction. Sci Rep 10, 14596; doi: 10.1038/s41598-020-71387-y

Riferimenti immagine: Image credit: Oliver E. Demuth.