Me l’ha detto l’armadillo
In libreria “Me l’ha detto l’armadillo – Storie di passione tra noi e altri animali”. Scritto dalla giornalista Cecilia Di Lieto, un bestiario che racconta il nostro rapporto con i “non umani”, alla ricerca di una convivenza possibile
Titolo: Me l’ha detto l’armadillo – Storie di passione tra noi e altri animali
Autore: Cecilia Di Lieto
Editore: Altreconomia
Anno edizione: 2022
Pagine: 176 p., Brossura
Presentazione (dal sito dell’editore):
Un bestiario per anime sensibili che – attraverso il nostro rapporto con i “non umani”- ci aiuta a comprendere meglio il mondo, dai cerotti per salvare i coralli, al ruolo educativo di un’oca disabile. Per raccontare una convivenza possibile. Che cosa possiamo imparare dagli animali? Che cosa ci bisbigliano i nostri fratelli dell’aia e quelli della foresta tropicale, quelli in cattività per la nostra dabbenaggine e quelli liberi nell’aria e negli oceani? La stessa cosa: viviamo nella medesima casa e abbiamo in comune molte più cose di quante siano quelle che ci separano. Questo libro, in libreria dal 7 ottobre 2022, è un “bestiario” per anime sensibili, dedicato a chi ritiene un onore vedere e capire il mondo attraverso gli occhi, i comportamenti e i “segreti” dei nostri vicini: tante storie – note e meno note – raccolte da Cecilia Di Lieto, giornalista e conduttrice radiofonica con una vibrazione speciale. Storie di convivenza ed etologia profonda, che ci fanno scoprire come – tramite gli animali e la loro grazia, innocenza, naturalezza si possa parlare anche di rispetto dell’ambiente e di climate change, di alimentazione e bioetica, di
disabilità e di diritto, di migrazione e di guerra, due fenomeni, l’uno “naturale” per molte creature, l’altro essenzialmente umano ma di cui anche gli animali subiscono le conseguenze. Questo libro – in tono pacato- rivendica il diritto degli animali a non essere sfruttati e vessati. Non per dare giudizi o stigmi ma per metterci di fronte alle nostre responsabilità verso tutti i viventi, cosa che da febbraio la nostra Carta costituzionale chiede anche al legislatore (e di questo abbiamo domandato a Lorenzo Guadagnucci).
Autore: Cecilia Di Lieto
Editore: Altreconomia
Anno edizione: 2022
Pagine: 176 p., Brossura
Presentazione (dal sito dell’editore):
Un bestiario per anime sensibili che – attraverso il nostro rapporto con i “non umani”- ci aiuta a comprendere meglio il mondo, dai cerotti per salvare i coralli, al ruolo educativo di un’oca disabile. Per raccontare una convivenza possibile. Che cosa possiamo imparare dagli animali? Che cosa ci bisbigliano i nostri fratelli dell’aia e quelli della foresta tropicale, quelli in cattività per la nostra dabbenaggine e quelli liberi nell’aria e negli oceani? La stessa cosa: viviamo nella medesima casa e abbiamo in comune molte più cose di quante siano quelle che ci separano. Questo libro, in libreria dal 7 ottobre 2022, è un “bestiario” per anime sensibili, dedicato a chi ritiene un onore vedere e capire il mondo attraverso gli occhi, i comportamenti e i “segreti” dei nostri vicini: tante storie – note e meno note – raccolte da Cecilia Di Lieto, giornalista e conduttrice radiofonica con una vibrazione speciale. Storie di convivenza ed etologia profonda, che ci fanno scoprire come – tramite gli animali e la loro grazia, innocenza, naturalezza si possa parlare anche di rispetto dell’ambiente e di climate change, di alimentazione e bioetica, di
disabilità e di diritto, di migrazione e di guerra, due fenomeni, l’uno “naturale” per molte creature, l’altro essenzialmente umano ma di cui anche gli animali subiscono le conseguenze. Questo libro – in tono pacato- rivendica il diritto degli animali a non essere sfruttati e vessati. Non per dare giudizi o stigmi ma per metterci di fronte alle nostre responsabilità verso tutti i viventi, cosa che da febbraio la nostra Carta costituzionale chiede anche al legislatore (e di questo abbiamo domandato a Lorenzo Guadagnucci).
Un libro -insomma- poetico e militante con una grande biodiversità nelle sue pagine e la gradita presenza di animali “non convenzionali”, dalla balenottera alla nutria.