Razza e dintorni: la voce unita degli antropologi italiani

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Anche gli antropologi italiani intervengono sull’improprio utilizzo del concetto di razza umana



Per noi antropologi c’è un dato di fatto, che è una qualità e una ricchezza imprescindibile e degna di essere indagata: la diversità biologica e culturale degli esseri umani. Essa attraversa i gruppi e differenzia gli individui al loro interno. Grazie a tale multiforme diversità, la nostra specie, Homo sapiens, è riuscita ad adattarsi e a prosperare in ambienti molto differenti e ad alimentare quella creatività che caratterizza gli esseri umani in quanto esseri sociali. Gli individui, con i loro geni e le loro istanze culturali, si sono incontrati e confrontati fin dalle nostre origini, dando vita a forme di umanità plurali, diversificate, in continua evoluzione e trasformazione. Nulla di più errato, quindi, che pensare l’umanità reificata in gruppi dati una volta per tutte; insiemi irrigiditi e incapaci a sviluppare forme di convivenza, scambio e condivisione. Ma qual è la reale entità e il significato della diversità? Studiandola, abbiamo capito che le differenze genetiche tra gli individui sono in realtà molto meno pronunciate e strutturate di quanto si possa percepire guardando semplicemente al colore della loro pelle, alle diverse abitudini e abilità o ascoltando le loro lingue. Così come, non vi sono basi ereditarie che giustificano l’esistenza di “gerarchie sociali” basate su supposte ineguaglianze cognitive o comportamentali tra gruppi umani. Al contempo, le diversità culturali rimandano a una selva di somiglianze piuttosto che a una tragica serie di muri e barriere.

Gli antropologi (biologici e culturali) condannano, pertanto, qualsiasi uso strumentale di categorie che sono al tempo stesso prive di fondatezza dal punto di vista genetico e potenzialmente discriminatorie, quali le “razze umane” o le “culture essenzializzate” (ovvero intese come unità definite e rigide), nel discorso scientifico, in quello pubblico e nelle pratiche sociali.

22 gennaio 2018

I Presidenti e i Consigli Direttivi delle seguenti Associazioni e Società Scientifiche:
AAI (Associazione Antropologica Italiana)
SIAC (Società Italiana di Antropologia Culturale)
ANPIA (Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia)
ISItA (Istituto Italiano di Antropologia)
SIAA (Società Italiana di Antropologia Applicata)
SIAM (Società Italiana di Antropologia Medica)
SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici)


Immagine: By de:Herrmann Julius Meyer, son of Joseph Meyer [Public domain, Public domain or Public domain], via Wikimedia Commons